Bomba termobarica lanciata dalla Russia in Ucraina, come funziona la potente arma che sventra case e strade
La Russia ha sganciato una bomba termobarica in un quartiere di Vovchansk, città nell'area nord della regione di Kharkiv
La Russia ha sganciato una bomba termobarica in un quartiere di Vovchansk, città nell’area nord della regione di Kharkiv. Trattasi di un ordigno tra i più potenti tra quelli non nucleari dell’arsenale a disposizione di Vladimir Putin.
- Russia sgancia una bomba termobarica: effetto devastante
- Secondo gli ucraini non è stata usata la "Father of all bombs"
- Bomba termobarica: cos'è e come funziona
Russia sgancia una bomba termobarica: effetto devastante
Le immagini dell’esplosione sono state diffuse dai canali russi e confermate poi da quelli ucraini. Dal video si vede l’arrivo dell’ordigno su una zona già bombardata in precedenza.
Dal filmato si nota quanto lo scoppio sia stato devastante, con edifici e strade distrutti in pochi secondi. Impressionante anche la nube che si leva in cielo subito dopo l’esplosione.
Secondo quanto riferito dai media russi, sarebbe stata usata una ODAB-9000, la più potente vacuum bomb, ossia bomba termobarica, di tipo convenzionale, cioè non nucleare.
L’arma è costruita con 44mila kg di TNT. La potenza di tale bomba termobarica era stata vista soltanto durante un test russo del 2007, quando venne soprannominata FOAB: “Father of all bombs”.
Secondo gli ucraini non è stata usata la “Father of all bombs”
Dall’Ucraina, però, sostengono che non si tratti di una ODAB-9000, bensì di una FAB-3000 oppure di una ODAB-1500: quest’ultima è un’altra bomba termobarica, ma meno devastante rispetto alla FOAB e già usata dai militari di Mosca.
Immagini di un’esplosione in Ucraina
Per gli esperti ucraini una ODAB-9000 avrebbe bisogno di essere rilasciata direttamente sul bersaglio da un bombardiere russo, frenata con un paracadute. Una mossa poco probabile viste le difese aeree nell’area di Kharkiv.
Bomba termobarica: cos’è e come funziona
Le bombe termobariche, chiamate anche vacuum bomb, privano dell’aria la zona in cui deflagrano. Danno così il via a una reazione che le rende molto distruttive.
In particolare, una carica esplosiva sparge combustibile nell’aria, che a contatto con l’ossigeno diviene una nube infiammabile. Questa si fa strada in una frazione di secondo in palazzi e tunnel.
In questo istante una seconda carica innesca l’incendio della nuvola di combustibile, causando un’esplosione ad alta temperatura e un’onda d’urto prolungata.
La pressione e il calore che si vengono a creare sono altamente distruttivi.