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Bologna Città 30 funziona? I dati su morti e incidenti a un anno dall'introduzione, Salvini era contrario

Dopo un anno arriva il primo bilancio di Bologna Città 30: diminuiti gli incidenti, azzerati i pedoni morti. In precedenza Salvini si era opposto

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Esattamente un anno dopo la partenza del progetto Bologna Città 30 è tempo di fare i primi bilanci. I numeri sono messi nero su bianco sul sito istituzionale del capoluogo emiliano, e hanno un unico significato: 366 giorni dopo, sulle strade della città sono diminuiti gli incidenti e non sono stati registrati morti tra i pedoni. Questo risultato riempie di orgoglio il sindaco Matteo Lepore.

I dati di Bologna Città 30, gli incidenti e i morti

Il 16 gennaio 2025 il Comune di Bologna ha reso pubblici i risultati del primo anno di Bologna Città 30. Come suggerisce il nome dell’iniziativa, in tutta la città è stato imposto un limite di 30 km/h.

Secondo la nota pubblicata dall’amministrazione il bilancio dimostrerebbe “una netta inversione di tendenza rispetto al passato sulla sicurezza stradale in città”.

bologna città 30 incidenti mortiFonte foto: ANSA
Dopo un anno, i bilanci di Bologna Città 30 sono positivi. Il Comune parla di “inversione di tendenza rispetto al passato” in termini di incidenti e morti su strada

Nello specifico, i numeri:

  • -13,10% incidenti totali;
  • -48,72% persone decedute;
  • -11,08% persone ferite;
  • -9,78%  incidenti con feriti;
  • -20,71% incidenti senza feriti;
  • +36,00% persone in prognosi riservata.

Ancora, in un anno gli spostamenti su trasporto ferroviario metropolitano sarebbero aumentati del 17% rispetto al confronto tra il 2023 e il 2024, con un incremento degli spostamenti tra le varie zone della città a bordo dei treni.

Allo stesso modo ha dato esito positivo la curva del trasporto pubblico su gomma, anche se in questo senso l’amministrazione locale comunica che i risultati saranno disponibili a breve.

Le parole di Matteo Lepore: “Zero pedoni morti dal 1991”

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha reso noti i risultati anche sulla sua bacheca social, dove riporta un altro dato importante: “Per la prima volta dal 1991 nessun pedone ha perso la vita sulle strade nel corso del 2024″.

Il primo cittadino riporta inoltre i dati del bike sharing, un fenomeno “esploso” con “3 milioni di utilizzi” e un incremento del +69%. Lo stesso discorso si può fare per il car sharing, che nel 2024 ha visto un incremento del +44%.

Grazie a questi dati Lepore parla di “risultati dei quali andare orgogliosi” e sottolinea “l’impegno di tutta la città” includendo “anche chi non era d’accordo”. Tra questi troviamo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

L’opposizione di Matteo Salvini

Matteo Salvini, ricordiamo, attraverso il suo viceministro Galeazzo Bignami aveva fatto sapere che la rivalutazione dei limiti di velocità dovrebbe essere “legislazione esclusiva dello Stato”, per questo il leader del Carroccio aveva pronta una direttiva “per chiarire e semplificare il tema dei limiti di velocità, con particolare riferimento ai centri urbani”.

Tra il ministro e Lepore era nato uno scontro, con il primo cittadino di Bologna che aveva accusato Salvini di diffondere fake news e condannato il “circo mediatico della destra”.

bologna-citta-30-incidenti-morti-2 Fonte foto: ANSA
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