Blue Monday, origine e significato del giorno più triste dell'anno: dal colore del lutto agli sconti online
Tra bufala parascientifica e festività ormai diffusa nel mondo delle vendite online, con sconti e occasioni, ecco cos'è davvero il lunedì più triste
Il 17 gennaio 2022 è il Blue Monday, il lunedì triste o impropriamente lunedì nero o lunedì deprimente, per gli abitanti del nostro emisfero. Questa particoalre ricorrenze cade ogni anno il terzo lunedì del mese di gennaio. Non tutti conoscono l’origine di questo giorno, né le motivazioni per cui il blu è associato al malumore e agli stati depressivi nel mondo anglosassone.
Blue Monday, com’è nata la teoria del giorno più triste dell’anno
L’idea è nata con uno studio del 2005, riportato dal canale televisivo britannico Sky Travel, la cui validità scientifica è da sempre stata messa in discussione. Gli autori avrebbero calcolato la data del lunedì triste utilizzando un’equazione, che dimostrerebbe il giorno peggiore dell’anno per gli occidentali.
In realtà dietro la ricerca, attribuita allo psicologo Cliff Arnall, dell’Università di Cardiff, sarebbe stato scritto da un’agenzia di comunicazione, pioniera del social media marketing. Su The Guardian l’ateneo inglese ha preso le distanza dallo studioso, ma questo non ha fermato la fama crescente del Blue Monday.
La teoria alla base spiega che le persone si sentono di malumore perché inconsciamente il cervello, all’inizio della seconda settimana lavorativa del mese, realizza che sono finite le festività natalizie, e che prima di un ulteriore stacco dalle attività professionali sarà necessario attendere a lungo. Come già detto, non esiste alcuna prova scientifica di questo.
Blue Monday: perché il blu è associato a questo lunedì e alla tristezza
Il colore blu è associato nel mondo anglossassone alla tristezza, alla morte e alla depressione, come mostra l’uso dell’espressione idiomatica “feeling blue“, ovvero “sentirsi blu”. Ci sono diverse spiegazioni per questo modo di dire.
Tradizionalmente questo colore è associato alla morte di un capitano o di un alto ufficiale della marina. Nella nave dove il deceduto prestava servizio veniva issata una bandiera blu, il solenne colore dell’oceano e del lutto tra chi naviga.
Nelle culture dell’Africa dell’Ovest, inoltre, i vestiti blu indigo, estratto dalla pianta indigofera tinctoria, sono utilizzati per i riti funebri. Questa usanza è arrivata negli Stati Uniti con lo schiavismo, dove nei campi di cotone i neri iniziavano a comporre i canti per piangere la libertà morta, che hanno dato origine proprio al blues.
I poeti e gli scrittori anglosassoni, inoltre, hanno usato in diverse circostanze il blu come colore della tristezza. A iniziare da Geoffrey Chaucer, padre della letteratura inglese, nel suo The Complaint of Mars, scritto nella seconda metà del Trecento.
La pianta indigofera tinctoria, da cui si estrae il blu indigo.
Blue Monday ora sinonimo di sconti, come il Black Friday e il Cyber Monday
Tornando al Blue Monday, nei tre lustri dalla sua comparsa, questa teoria ha ispirato a sua volta artisti e cantanti, anche se deve la sua popolarità principalmente ai meme, le vignette umoristiche di Facebook, e alla pubblicità.
Come il Black Friday e il Cyber Monday, infatti, anche il Blue Monday è entrato nel calendario delle grandi catene di distribuzione e nei colossi delle vendite online, che propongono la terapia dello shopping ai propri clienti, con sconti e occasioni che dovrebbero tirare su il morale. Anche se a detta di molti, per superare il Blue Monday bisogna prenotare un viaggio.