,,

Bimbo morto azzannato da due pitbull a Eboli, l'appello dell'Oipa: "Non esistono cani pericolosi"

Bimbo morto azzannato da due pitbull a Eboli (Salerno), l’appello della responsabile dell'Ufficio legale dell'Oipa: “Non esistono cani pericolosi”

Pubblicato:

Capita non di rado che la cronaca torni a parlare di casi di aggressione da parte cani molossi o molossoidi. E in seguito al caso del bimbo morto dopo essere stato azzannato da due pitbull a Eboli (Salerno), l’Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa) è intervenuta sull’argomento, affermando che “non esistono cani pericolosi”.

Il bimbo morto azzannato da due pitbull a Eboli

Nella giornata di oggi – lunedì 22 aprile 2024 – un bimbo di 15 mesi è morto dopo essere stato azzannato da due pitbull a Eboli, in provincia di Salerno. Il piccolo si trovava tra le braccia dello zio, quando è stato attaccato dai due cani.

Ferita la madre del piccolo nel tentativo di difenderlo, ma non è in pericolo di vita. Illeso invece lo zio. I due cani, secondo quanto fin qui appreso, sarebbero di proprietà di un’amica della madre della piccola vittima.

Bimbo morto azzannato da due pitbull a Eboli, l'appello dell'Oipa: Fonte foto: IPA
L’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa, intervenuta sul tema dei cani pericolosi in seguito al caso del bimbo morto azzannato da due pitbull a Eboli

Il caso ha riportato sotto i riflettori la problematica delle aggressioni di cani molossi o molossoidi, le cui difese sono state prontamente prese dall’Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa), intervenuta sull’accaduto con le dichiarazioni dell’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’associazione.

L’intervento dell’Oipa

In seguito a quanto accaduto, il Codacons ha chiesto “misure per garantire la sicurezza dei cittadini e limitare il fenomeno dei cani potenzialmente pericolosi”, affermando che sia “indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo”.

Affermazioni che non trovano però d’accordo l’Oipa, per la quale non esistono razze a priori pericolose, dato che “la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici”, come riportato da Adnkronos.

“In caso morsicatura o zuffa tra cani, infatti – come spiega l’avvocato Taccani – il cane e il suo proprietario vengono segnalati al Servizio veterinario Asl, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo”.

L’elenco dei cani pericolosi

È opportuno ricordare che, nel 2006, il ministero della Salute aveva emesso una ordinanza sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressioni dei cani, che conteneva anche una lista di razze ritenute pericolose.

Un elenco poi abolito da successive ordinanze, “a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della discriminazione delle razze”. Specifica inoltre la Taccani che “in caso di pericolosità grave, scatta l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e l’obbligo di utilizzare il guinzaglio e la museruola nelle strade e nei luoghi aperti al pubblico”.

Per ovviare al problema alcuni Comuni (ad esempio quello di Milano) hanno provveduto a regolamentare queste problematiche istituendo dei patentini per “la detenzione di alcune razze o simil-razze” di cani.

bimbo-eboli-pitbull Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,