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Bimbo di 6 mesi morto in auto dimenticato dalla madre: tragedia in Belgio simile a quella di Cecchignola

Nelle stesse ore in cui a Roma è stata trovata morta in auto la piccola Stella, in Belgio si è verificato un altro caso di Forgotten baby syndrome

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La tragedia della piccola Stella, la bimba di 14 mesi morta a Roma dopo essere stata dimenticata in auto dal padre, ha scosso l’Italia intera. Nelle stesse ore, anche il Belgio è stato teatro di un caso simile di “Forgotten baby syndrome“: mercoledì 7 giugno un bimbo di 6 mesi è deceduto all’interno dell’auto dove la madre lo aveva lasciato, convinta di averlo già portato all’asilo.

Cosa è successo in Belgio

Come riportato da ‘Vrt’, il bambino di 6 mesi dimenticato in auto dalla madre è morto di ipertermia. Il procuratore Vincent Fiasse ha definito il caso “una vera tragedia“. In conferenza stampa ha spiegato: “La madre, che lavora in ospedale, avrebbe dovuto portare il bambino all’asilo la mattina, ma quando nel pomeriggio il padre si è presentato a prendere il bambino all’asilo non si è trovato da nessuna parte. Il marito ha poi chiamato la moglie, che si è precipitata al parcheggio dell’ospedale”.

I servizi di emergenza sono stati inviati sul posto ma hanno potuto solo constatare il decesso del bambino. Il procuratore Vincent Fiasse ha aggiunto: “Il bambino è morto a causa del surriscaldamento dopo essere stato lasciato in macchina tutto il giorno. Non sarà effettuata l’autopsia perché la causa della morte è chiara. Non sono visibili segni di violenza e il bambino è stato ben curato”.

Bimbo di 6 mesi morto in auto dimenticato dalla madre: tragedia in Belgio simile a quella di CecchignolaFonte foto: ANSA

I carabinieri nei pressi dell’auto all’interno della quale è stata trovata morta la piccola Stella a Roma.

Cosa è successo a Roma

Sempre mercoledì 7 giugno, a Roma, alla Cecchignola, è morta Stella. Stando a quanto ricostruito, la bimba di 14 mesi è stata dimenticata in auto dal padre, che avrebbe dovuto portarla all’asilo nido, distante solo pochi metri dall’ufficio in cui invece si è recato lasciando la bimba nel veicolo (è un carabiniere).

‘La Repubblica’ riporta il racconto che il padre avrebbe fatto a amici, parenti, avvocato e investigatori: “Prima sono andato a portare il cane fuori, poi sono tornato a casa e l’ho preparata. La accompagno io ogni giorno a scuola. Anche mercoledì, siamo saliti in macchina, siamo andati insieme a scuola e poi sono andato da solo in ufficio. Io ricordo questo”.

Il papà di Stella, si legge ancora su ‘La Repubblica’, sarebbe convinto di aver accompagnato la figlia all’asilo.

Le indagini sul caso di Roma

Come riporta l’agenzia ‘ANSA’, la Procura di Roma contesta l’omicidio colposo al padre di Stella. L’accusa sarebbe legata al fatto che il seggiolino presente nell’auto non era munito del dispositivo antiabbandono obbligatorio in Italia da alcuni anni per i bambini al di sotto dei 4 anni di età.

In base a quanto appreso e riferito dall”ANSA’, inoltre, l’auto era munita di vetri oscurati e forse per questo nessuno ha notato per ore la presenza della bimba all’interno del veicolo.

Il procuratore aggiunto Paolo Ielo, che coordina le indagini dei carabinieri, ha disposto l’autopsia sul corpo della piccola ma, in base a una primissima ipotesi, il decesso potrebbe essere motivato con un collasso legato alle alte temperature all’interno dell’automobile.

Polizia Belgio Fonte foto: iStock - LIVINUS
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