Bimba esclusa dalla gita perché disabile a Palermo: i compagni di classe rinunciano al viaggio per protesta
Una bambina è stata esclusa dalla gita scolastica perché disabile e i compagni hanno deciso di rinunciare per protesta
Una bambina è stata esclusa dalla gita della sua classe di una scuola media di Palermo perché disabile. A denunciare il fatto sono stati i genitori della bambina che hanno svelato anche la presa di posizione dei compagni che, appresa la notizia del no alla gita della ragazza, hanno deciso di rinunciare al viaggio per protesta.
- Esclusa dalla gita perché disabile
- I compagni rinunciano alla gita per protesta
- La presa di posizione dell'Ufficio scolastico regionale
Esclusa dalla gita perché disabile
Secondo quanto riferito da La Repubblica, ad alzare il muro per la partecipazione alla gita della piccola sarebbe stata la stessa scuola. Stando a quanto si apprende, infatti, la dirigente della scuola media del Palermitano avrebbe chiesto ai genitori della bambina di partecipare alla gita, pena l’esclusione della studentessa dal viaggio.
Mamma e papà non hanno accettato, forse per impossibilità o per protesta per l’assurda richiesta, così la bambina è stata esclusa dalla gita scolastica. Un fatto che ha particolarmente sconvolto i compagnetti che si sono subito schierati dalla parte dell’alunna.
I compagni rinunciano alla gita per protesta
Infatti, secondo quanto raccontato da La Repubblica, sono stati direttamente i compagni di classe a prendere una decisione drastica per evitare la discriminazione. Gli alunni, per protesta, hanno infatti deciso di rinunciare alla gita.
Una decisione che fa loro onore, ma che ha fatto discutere e non poco.
La presa di posizione dell’Ufficio scolastico regionale
A intervenire è stato anche l’Ufficio scolastico regionale, col direttore generale Giuseppe Pierro che ha contattato La Repubblica per dare maggiori dettagli su quanto avvenuto e sulle iniziative intraprese per evitare nuovi episodi del genere.
“C’è bisogno che i genitori capiscano che quando sono lesi i diritti dei loro figli non devono avere remore a denunciare apertamente. Io e il mio ufficio siamo disponibili a intervenire tutte le volte che sarà necessario per evitare che tali episodi si verifichino ancora” ha dichiarato Pierro.
Mentre la famiglia della bambina ha deciso di rimanere anonima, Pierro ha sottolineato: “È fondamentale che vengano fatte segnalazioni puntuali tutte le volte che qualcuno contravviene alle regole per agire immediatamente ed evitare che avvengano cose gravi come quella segnalata”. Sottolineando che episodi come questo accadono perché ci sono scuole in cui i dirigenti non hanno chiari i diritti e i doveri da rispettare per gli studenti con disabilità, il direttore ha spiegato che ci sarà un’attività di formazione e informazione per i dirigenti scolastici e per gli insegnanti, in modo da non mettere in difficoltà gli allievi con disabilità durante la pianificazione delle gite.