Bianca Balti e il tumore alle ovaie, la rivelazione dell'oncologa che la segue sui geni Jolie: cosa sono
L'oncologa Lorusso spiega che Bianca Balti sapeva di essere predisposta al tumore, ma ha scelto di non rimuovere le ovaie perché voleva un altro figlio
Bianca Balti ha affrontato la diagnosi di tumore alle ovaie con trasparenza, condividendo il suo percorso anche a Sanremo 2025. La modella, seguita dall’Humanitas University, ha deciso di non sottoporsi subito a un’operazione preventiva nonostante fosse consapevole del rischio. L’oncologa Domenica Lorusso, che segue il suo caso, ha spiegato che la scelta è stata dettata dal desiderio di una nuova gravidanza.
La decisione di Bianca Balti sul tumore
Come riporta Adnkronos, Bianca Balti sapeva di avere una predisposizione genetica al tumore, ma ha scelto di non rimuovere le ovaie per poter avere un altro figlio.
Secondo Lorusso, oggi probabilmente prenderebbe una decisione diversa, ma la sua testimonianza è importante perché aiuta a sensibilizzare su temi come la prevenzione e il peso delle scelte personali di fronte a una diagnosi.
Fonte foto: ANSA
Bianca Balti a Sanremo 2025
Durante gli Oscar 2025, la modella ha mostrato con orgoglio i segni della mastectomia preventiva, un intervento a cui si è sottoposta per ridurre il rischio di tumore al seno.
Anche questo gesto è stato visto come un modo per ribadire l’importanza della consapevolezza e della prevenzione nella lotta contro il cancro.
Cosa sono i geni Jolie
Le mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2, noti come “geni Jolie”, sono state rese celebri dalla scelta dell’attrice Angelina Jolie di sottoporsi a una doppia mastectomia preventiva nel 2013.
Queste mutazioni aumentano il rischio di sviluppare tumori alle ovaie e al seno e sono responsabili di circa il 20% dei tumori ovarici sierosi di alto grado.
Negli ultimi anni, la ricerca ha identificato altre mutazioni genetiche che possono contribuire alla predisposizione al cancro. Secondo gli esperti, oggi si stima che circa un tumore ovarico su due potrebbe avere una componente ereditaria.
Cosa fare se si è a rischio
Essere portatori di una mutazione genetica non significa sviluppare necessariamente un tumore, ma aumenta la probabilità di ammalarsi. Esistono diverse strategie per ridurre il rischio:
- Monitoraggi frequenti, con controlli e test mirati.
- Chirurgia preventiva, come la rimozione di ovaie o seno, per abbassare il rischio.
- Stili di vita sani, che possono contribuire alla prevenzione.
Il caso di Bianca Balti dimostra quanto sia complesso prendere decisioni in ambito medico, ma anche quanto sia cruciale la diffusione di informazioni scientifiche per permettere scelte consapevoli.
