Bersani risponde a Salvini: Non lo voterebbe nemmeno Don Camillo

Non le ha mandate di certo a dire Pier Luigi Bersani nei confronti di Matteo Salvini. L’ex segretario del Pd, ospite dell’appuntamento di La7 con Dimartedì ha detto la sua sulla situazione interna al centrosinistra ma non ha lesinato di rispondere per le rime al leader della Lega che aveva osato insinuare che Peppone, mitico personaggio comunista dei racconti di Don Camillo, oggi avrebbe votato Lega. E lo ha fatto con una delle sue proverbiali invettive romagnole.

Salvini e Renzi visti da Bersani. Nel consueto dibattito politico condotto da Giovanni Floris, Bersani ha cercato di spiegare il perché di cotanto consenso da parte del leader del centrodestra:”Salvini piace alla gente che piace anche a me perché anch’io sento più vicino quel popolo lì. Forse Renzi no. E alla fine dalla torre butto giù Salvini ma per la politica, per le cose che dice, perché la politica non scatena l’odio ma è l’arte di domar la bestia che abbiamo dentro. L’uomo è capace di aggressività”.

Salvini, la foto con la statua di Peppone. Poi la discussione si è spostata su un argomento un po’ più leggero. Nel suo tour elettorale in Emilia Romagna il leader della Lega è stato nei giorni scorsi anche a Brescello, il famoso comune che ha fatto da sfondo alle vicende di Don Camillo e Peppone. Proprio con la statua del personaggio interpretato nella serie di film da Gino Cervi, Salvini si è scattato diverse foto al Museo dedicato ai personaggi nati dalla penna di Giovannino Guareschi. Postate poi sui social con tanto di provocazione: “Scommetto che Peppone oggi voterebbe Lega!“.

Bersani, da buon romagnolo, ha usato l’ironia delle sue battute: “La sua fortuna è che quella è una statua. Se fosse stato Peppone sul serio non so come veniva a casa. A Salvini non lo voterebbe neanche Don Camillo, e neanche Gino Cervi che era un liberale. Cattolici, liberali e la sinistra storica sono cose serie”.

Fonte foto: Ansa