Berlusconi strizza l'occhio a Renzi: "Dovrebbe scegliere il nostro campo". E Italia Viva rompe con Calenda
Nell'intervista al Corriere, Berlusconi ha ribadito la sua idea su Matteo Renzi. Per il Cavaliere Italia Viva dovrebbe entrare nella maggioranza
Che Silvio Berlusconi nutra una discreta stima di Matteo Renzi non è certo notizia dell’ultim’ora. Il Cavaliere, negli anni, ha spesso strizzato l’occhio all’ex sindaco di Firenze, tendenza accompagnata da un progressivo allontanamento di Renzi e i suoi dal centrosinistra tradizionale. È con l’insediamento del governo Meloni, però, che Berlusconi è tornato a “corteggiarlo” con maggior determinazione, conscio dell’opportunità di rafforzare la maggioranza con un eventuale ingresso di Italia Viva.
- Perché Berlusconi vorrebbe Renzi nella maggioranza
- "Renzi dice spesso cose giuste" secondo Silvio Berlusconi
- Italia Viva verso la separazione del gruppo con Azione
Perché Berlusconi vorrebbe Renzi nella maggioranza
La mossa di Silvio Berlusconi, in questo caso, avrebbe una duplice direttiva. In primo luogo, l’ingresso di Italia Viva nell’esecutivo potrebbe incentivare lo spostamento degli equilibri di forza più verso il centro.
Allo stesso tempo, Renzi nella maggioranza potrebbe aprire la pista per la costruzione di una solida alternativa nel caso in cui l’aria dovesse farsi pesante all’interno della coalizione, in particolare considerando i rapporti tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Renzi e Berlusconi si stringono la mano in Senato nel 2022
“Renzi dice spesso cose giuste” secondo Silvio Berlusconi
Come spesso ha fatto in passato, Berlusconi a fine 2022 aveva utilizzato un parallelo con il mondo del calcio, per parlare della posizione di Renzi nel panorama politico italiano. Per il leader di Forza Italia, in buona sostanza, Renzi si troverebbe nel campo politico sbagliato.
Durante l’intervista rilasciata lunedì 22 maggio al Corriere, ha espresso concetti simili: “Renzi dice spesso cose giuste, ma finché non trarrà le conseguenze politiche, scegliendo il nostro campo, non andremo oltre occasionali convergenze in Parlamento” ha detto, senza giri di parole, Silvio Berlusconi.
Al momento, non risulta che Italia Viva abbia voglia di entrare a far parte della maggioranza e sostenere il governo Meloni. È però un fatto che, in diverse occasioni, Renzi e i suoi abbiano votato insieme al centrodestra.
Uno di questi episodi si è presentato con la proposta di istituire una commissione d’inchiesta sul Covid, che secondo le altre opposizioni sarebbe solo un tentativo di strumentalizzare la pandemia.
Italia Viva verso la separazione del gruppo con Azione
Intanto, con l’ingresso di Enrico Borghi dal Partito Democratico, il numero dei senatori di Italia Viva è salito a sei. Attualmente formano ancora un gruppo unico con Azione, che a sua volta conta quattro senatori, per un totale di dieci.
Nei giorni scorsi, però, il nuovo dissidio di Calenda sulle elezioni europee, in cui ha dichiarato di non voler correre con Renzi dopo il “furto” della scorsa settimana, potrebbe portare alla divisione del gruppo parlamentare, almeno al Senato.
Il motivo è molto semplice: con sei senatori a Palazzo Madama si può formare un gruppo autonomo, mentre i quattro di Azione finirebbero nel Misto.
L’indipendenza del gruppo comporterebbe anche una maggiore libertà d’azione a livello parlamentare. In altre parole, i parlamentari di Italia Viva potrebbero presto votare con il centrodestra con molta più naturalezza.