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Bergamo, investe e uccide motociclista di 55 anni dopo una lite al semaforo: arrestato 49enne

Tragedia a Montello, dove un motociclista ha perso la vita dopo essere stato speronato da un automobilista: l'accusa è di omicidio volontario

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Ha travolto volontariamente un motociclista, che ha poi perso la vita, ed è scappato. Il tragico fatto è successo nella tarda mattinata di domenica 30 ottobre a Montello, in provincia di Bergamo. La vittima è un agente di commercio 55enne di Osio Sotto, comune dello stesso territorio lombardo. La fuga dell’uomo, un 49enne alla guida di una Fiat Panda, è durata poco: i carabinieri lo hanno rintracciato un’ora dopo e arrestato con l’accusa di omicidio volontario.

La lite al semaforo

La tragedia ha avuto luogo in via Papa Giovanni XXIII intorno alle 12,30. Secondo le prime testimonianze raccolte sul posto dai militari dell’Arma, a scatenare la furia dell’investitore sarebbe stata una lite al semaforo dai contorni ancora poco chiari.

Stando alla presunta dinamica del fatto, dopo il diverbio con il motociclista il 49enne lo ha raggiunto a circa 30 metri dall’incrocio, lo ha speronato e si è poi allontanato.

montello lite semaforo motociclista investito uccisoFonte foto: Virgilio Notizie
Il tragico fatto è successo nel comune di Montello, a pochi chilometri di distanza da Bergamo

L’uomo di 55 anni, che viaggiava nella stessa direzione dell’automobile che lo ha colpito, è caduto finendo contro un’altra vettura, una Bmw, che proprio in quell’istante come raccontato dal quotidiano ‘L’Eco di Bergamo’ è passata sulla corsia opposta.

L’arrivo dei soccorsi

L’automobile non ha potuto fare nulla per evitare la tragedia. Dopo essere stato investito, il motociclista è rimasto esanime in mezzo alla carreggiata.

L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono giunte un’ambulanza della Croce Rossa di Entratico e un’automedica. I soccorsi del personale sanitario si sono rivelati vani: la vittima è morta sul colpo.

Le indagini dei carabinieri

Oltre ai mezzi di soccorso sono intervenute anche tre pattuglie dei carabinieri, che hanno subito avviato le indagini per accertare quanto accaduto.

Le verifiche sarebbero ancora in corso. Al vaglio dei militari dell’Arma anche le immagini delle telecamere della zona, che potrebbero essere determinanti per la ricostruzione esatta dei fatti.

L’arresto dell’automobilista

La caccia al conducente della Fiat Panda è partita immediatamente dopo i primi accertamenti. L’uomo, incensurato, è stato rintracciato dai carabinieri, che lo hanno atteso davanti alla sua abitazione.

A quel punto è stata formalizzata nei suoi confronti l’accusa di omicidio volontario. Il 49enne è stato così arrestato e portato in carcere a Bergamo.

Il precedente simile

Sempre nel territorio bergamasco si era verificato un episodio simile nell’agosto del 2019. Ad Azzano San Paolo due giovani di 21 e 18 anni avevano perso la vita dopo essere stati investiti da un automobilista mentre viaggiavano in sella a una moto.

L’uomo alla guida del veicolo è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 11 anni e 4 mesi per omicidio volontario.

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