Benno Neumair, la madre lo portò da uno stregone: la rivelazione in aula della maestra durante il processo
La maestra d'asilo di Benno Neumair, accusato di aver ucciso i genitori, ha deposto in aula, rivelando che la madre lo avrebbe portato da uno stregone
Portato da uno stregone. La rivelazione della maestra d’asilo di Benno Neumair, il 32enne di Bolzano che ha confessato di aver ucciso i genitori il 4 gennaio 2021, è sorprendente. Le parole sono state pronunciate nell’aula del tribunale, dove c’era anche il presunto omicida, attualmente in carcere per il duplice assassinio: ha dichiarato che la madre, quando l’imputato era piccolo, lo aveva portato da uno stregone.
Benno Neumair in aula
Il 5 settembre, per la prima volta, Benno Neumair è comparso davanti ai giudici per rilasciare una deposizione in cui ha negato la premeditazione dell’omicidio dei genitori.
A tante domande, il 32enne si è avvalso della facoltà di non rispondere, chiedendo anche di non essere ripreso dalle telecamere.
Clima parecchio teso, l’imputato ha risposto con tono spesso infastidito, alzando talvolta la voce e venendo richiamato per due volte dal giudice Carlo Busato, che lo ha invitato a mantenere la calma.
Il racconto della maestra d’asilo
Al processo è stata anche ascoltata una testimone della difesa, l’insegnante di Benno Neumair ai tempi dell’asilo, D.B..
Ha avuto a che fare con l’imputato per tre anni, tempo in cui si sarebbe accorta di un comportamento particolare del bambino, segnalandolo alla mamma Laura.
Benno Neumair in un’aula del tribunale di Bolzano
Quest’ultima, però, non lo avrebbe fatto visitare da uno psicologo: avrebbe preferito portarlo da uno stregone, durante un viaggio a Bali, in Indonesia.
Il processo proseguirà il 13 settembre, con l’audizione degli psichiatri consulenti della difesa.
La testimonianza della zia
Al processo ha deposto anche la zia di Benno Neumair, E.P..
La donna, in qualità di teste della difesa, ha raccontato che durante il periodo in cui i genitori dell’imputato erano spariti nel nulla e suo nipote non era stato ancora arrestato, quindi nel gennaio 2021, lei non sospettava affatto di lui.
La zia ha però aggiunto: “In quel periodo un giorno incontrai Benno e notai che aveva degli occhi da squalo: immobili e inespressivi, non trasmettevano alcuna emozione. Fui colpita da questa cosa”.