Bebe Vio si laurea in Comunicazione ed esplode di gioia: parla la campionessa, su cosa ha scritto la tesi
Altro titolo per Bebe Vio che si è laureata in Comunicazione alla John Cabot di Roma dopo aver "perso" la tesi
Dalla paura di non farcela dopo il furto del pc con la tesi al suo interno alla riscrittura completa e alla proclamazione a dottoressa in Associate of Art in Communication. Bebe Vio ce l’ha fatta e ora può festeggiare la laurea ottenuta alla John Cabot University di Roma in studi umanistici.
La laurea di Bebe Vio
Grido liberatorio e lacrime di gioia per Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis, per tutti semplicemente Bebe, come spesso avvenuto in pedana per i successi sportivi. Questa volta però l’esultanza è per la laurea in Comunicazione ottenuta alla John Cabot University di Roma, dove la 26enne veneziana è riuscita a essere proclamata dottoressa nonostante le mille peripezie passate.
Qualche settimana fa, infatti, Bebe era stata vittima del furto del suo zaino in cui, purtroppo, c’era anche il pc con la tesi appena finita. “Vi prego, potete tenervi tutto ma ridatemi la tesi di laurea” aveva postato disperata sui social.
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Dopo qualche giorno senza notizie l’atleta paralimpica ha però deciso di prendere la situazione in mano, si è seduta nuovamente al pc e ha riscritto di sana pianta la sua tesi che proprio lunedì 15 maggio ha brindato al “nuovo titolo da mettere in bacheca”
In cosa ha scritto la tesi
Una sfida impossibile, ma non per Bebe Vio che ha saputo riscrivere la tesi “rubata” in una notte. Grazie all’aiuto dell’amica Becky, infatti, ha rimesso in piedi un lavoro durato un anno e ha riscritto la tesi in vista della laurea conseguita il 15 maggio.
Il titolo della tesi è “The Rise and Rise of the Paralympic Media Coverage in Italy and Great Britain”, ovvero un’analisi su come è cresciuto l’interesse dei media verso il mondo paralimpico e un parallelo tra Italia e Gran Bretagna.
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Dalla laurea ai Giochi 2024
Ma Bebe non si ferma di certo qui. Dalla laurea, infatti, parte l’ennesimo cammino verso obiettivi da sogno per l’atleta italiana che ora vuole concentrarsi sui prossimi traguardi della propria vita.
Il primo, a stretto giro, è quello delle qualificazioni alle Paralimpiadi di Parigi 2024, ma Vio non vuole volare basso e sogna in grande: “Diventare non solo il presidente del Coni, ma anche del Comitato italiano paralimpico”.