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Bassetti duro sui no vax: "Delinquenti veri, io istruito dalla Digos"

Matteo Bassetti spiega nel dettaglio l'aggressione subita da un no vax: "Sono delinquenti, gestiti non si capisce bene da chi"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Prima le minacce sui social, poi la violenza verbale nel mondo reale: protagonista, suo malgrado, il professor Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive all’Ospedale San Martino di Genova. La tensione ha raggiunto il culmine lo scorso lunedì sera, quando il medico, da poco rientrato nel capoluogo ligure con la sua famiglia da una vacanza in Sardegna, si è recato da un tabaccaio per comperare dei piccoli sigari che ogni tanto si concede. E proprio fuori dalla tabaccheria genovese è stato aggredito verbalmente (si è temuto anche per un’aggressione fisica a un certo punto), con tanto di minacce di morte a lui e ai suoi cari, da un no vax. I dettagli di quanto accaduto li ha spiegati lo stesso Bassetti al Corriere della Sera.

“Sto per rientrare (dopo essere stato in tabaccheria, ndr) e vedo su di me uno sguardo di persona che mi riconosce. Ha cominciato a ricoprirmi di insulti e mi urlava: ‘I vaccini fatteli tu’. E ancora: ‘Ti ammazzo’”. Esordisce così il professore che aggiunge: “Non mi sono avvicinato a casa e ho tirato dritto, come se non avessi sentito, mentre lui mi gridava: ‘Girati s…’. Così mi aveva istruito la Digos: sono sotto sorveglianza e ho subito chiamato una loro pattuglia di cui ho il numero diretto, senza passare dal 112. In tre minuti sono arrivati”.

L’uomo è stato intercettato dagli agenti che lo hanno portato in Questura. Bassetti fa sapere che è un 46enne. Quando gli si chiede se ha avuto paura, risponde senza troppi giri di parole: “Veda lei! Abito in una zona residenziale di Genova, era piuttosto tardi, anche se in giro c’erano persone che hanno assistito alla scena e sono pronti a testimoniare. Ma soprattutto ero preoccupato per la mia famiglia. Mia moglie e i miei figli erano in casa e hanno sentito le grida. Oggi il più piccolo, che ha 12 anni, è voluto andare via”.

Il professore spiega che l’aggressore è stato denunciato direttamente dalla polizia e anche da lui: “Questa è la settantesima denuncia che presenta il mio avvocato”, chiosa.

Le minacce nei suoi confronti sono iniziate attorno a dicembre dell’anno scorso, vale a dire quando hanno iniziato a essere disponibili le prime dosi di vaccino. Bassetti è sempre stato un pro vax, “come del resto tutti coloro che fanno il mio mestiere”, sottolinea. Il fatto ha qualcuno non piace.

“All’inizio – racconta – le aggressioni sono state con insulti e minacce di morte a me e alla mia famiglia, soprattutto sulla mia pagina Facebook. Poi con lettere anonime indirizzate al mio ospedale, successivamente con telefonate, sempre anonime, alla segreteria dell’ospedale e a mia moglie. Negli ultimi giorni, via Telegram, hanno reso pubblico il numero del mio cellulare: continuo a ricevere messaggi di insulti e minacce”.

Secondo Bassetti non si deve commettere l’errore di considerare le persone che aggrediscono dei fenomeni “folkloristici e personalistici”. Dunque? Chi è che fa parte di tali movimenti no vax e no Green pass? “Al loro interno c’è un po’ di tutto. Molte di queste persone sono veri e propri delinquenti, gestiti non si capisce bene da chi: il colore politico non c’entra, a mio avviso”, sostiene il medico.

“Lo slogan è ‘andare contro’ e il vaccino anti Covid è l’obiettivo principale che hanno scelto. La magistratura e lo Stato, però, devono intervenire: sono fenomeni pericolosi. anche se promossi, alla fine da quattro gatti. Che hanno, purtroppo, molta visibilità”, conclude il medico.

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