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CRONACA NERA

Bartolomeo Pio Notarangelo ucciso a Mattinata nel Foggiano con un fucile: era imparentato con i Baffino

Nuovo omicidio sul Gargano, in provincia di Foggia. Secondo i carabinieri, potrebbe essere legato alla famiglia mafiosa dei Baffino

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Un nuovo omicidio ha scosso il Gargano, dove la violenza legata alla criminalità organizzata continua a mietere vittime interne. Bartolomeo Pio Notarangelo, di 36 anni, è stato assassinato a colpi di fucile a Mattinata, nel Foggiano. La vittima era imparentata con i Baffino, una delle famiglie criminali più note della zona. I carabinieri indagano su possibili legali tra l’uomo e la famiglia dei Baffino.

L’omicidio sul Gargano

Un nuovo tragico episodio di violenza ha colpito il Gargano questo pomeriggio, quando Bartolomeo Pio Notarangelo, di 36 anni, è stato ucciso a colpi di fucile a Mattinata, in provincia di Foggia si è verificato un altro omicidio a Bologna, come in una scena al cinema().

 Omicidio nel Foggiano: ipotesi legami con la famiglia Baffino

L’agguato è avvenuto in località Tagliata, un’area che non è nuova a episodi di sangue, e ha visto l’intervento immediato dei carabinieri sul posto. La vittima, originaria di Vieste, è stata colpita mortalmente da diversi colpi di fucile.

La mafia garganica: chi era Notarangelo

Bartolomeo Pio Notarangelo non era un nome sconosciuto alle forze dell’ordine. La vittima era infatti imparentata con la famiglia criminale dei “Baffino”, una nota dinastia malavitosa di Mattinata. In particolare, Notarangelo era cognato di Andrea Quitadamo, detto “Baffino”, uno dei membri di spicco della famiglia che da qualche anno collabora con la giustizia.

La sua parentela con Angelo Notarangelo, noto come “Cintaridd”, boss di Vieste ucciso nel 2015, evidenzia ulteriormente i legami profondi con il mondo della criminalità organizzata garganica. L’omicidio di “Cintaridd” aveva già scatenato una feroce guerra tra clan rivali, i Raduano e gli Iannoli-Perna, e il recente pentimento di Marco Raduano, che si è autoaccusato della morte di “Cintaridd”, ha aggiunto un nuovo capitolo alla complessa storia di faide mafiose nella regione.

Avviate le indagini

Le indagini sull’omicidio di Bartolomeo Pio Notarangelo sono state immediatamente avviate dalle forze dell’ordine. I carabinieri stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta dell’agguato e di individuare i responsabili del brutale assassinio. La vicinanza temporale e geografica con l’ultimo omicidio avvenuto nella zona, quello di Bartolomeo Lapomarda, potrebbe fornire indicazioni utili agli investigatori.

La collaborazione di Antonio e Andrea Quitadamo con la giustizia potrebbe rivelarsi cruciale per fare luce su questo ennesimo episodio di violenza mafiosa nel Gargano.

Fonte foto: 123RF

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