Bandiere della Palestina alla Camera, blitz di Stefano Apuzzo: l'ex deputato si è arrampicato sul balcone
Apuzzo è entrato nella sede della Camera dicendo di voler visitare una mostra, poi il blitz sul balcone: "Un'azione simbolica per il popolo palestinese"
Stefano Apuzzo, ex deputato dei Verdi, stamattina, giovedì 23 maggio, ha appeso due bandiere della Palestina sul balcone che sovrasta l’ingresso principale di Palazzo Montecitorio. Apuzzo, critico d’arte, era entrato nella sede della Camera con il pretesto di visitare una mostra.
- Bandiere della Palestina sul balcone della Camera: il blitz dell'ex deputato Stefano Apuzzo
- Le richieste: cessate il fuoco e stop all'invio di armi in Israele
- La nota dell'esponente di Alleanza Verdi e Sinistra: io sostenuto dalle comunità palestinesi in Italia
Bandiere della Palestina sul balcone della Camera: il blitz dell’ex deputato Stefano Apuzzo
L’ex parlamentare ha rivendicato la propria azione, spiegando alle agenzie di stampa il motivo del blitz.
“Nessuno mi ha fermato – dice il candidato di Alleanza Verdi e Sinistra alle Europee nel collegio Nord Ovest – e ho esposto due bandiere della Palestina al balcone”. Poi la spiegazione del suo gesto dimostrativo:
Ho chiesto di fermare il massacro, liberare gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas e di liberare i due milioni e mezzo di palestinesi imprigionati nella striscia di Gaza da Israele. I popoli sono sempre più forti dei governi, per quanto questi siano dispotici, reazionari e autoritari. Lo stanno dimostrando i giovani e le universitarie di tutto il mondo con le occupazioni degli atenei.
La condanna all’operato di Israele è netta: “Il governo genocidiario di ultra destra di Netanyahu capitolerà e anche le e gli israeliani potranno respirare aria nuova”.
Le richieste: cessate il fuoco e stop all’invio di armi in Israele
Apuzzo sostiene di essersi fatto portavoce di milioni di italiani “che chiedono l’immediato cessate il fuoco, l’accesso alla Striscia degli aiuti umanitari e la liberazione di tutti gli ostaggi civili”.
L’azione simbolica aveva quindi l’obiettivo di “ribadire la richiesta dei popoli, delle piazze e delle università del mondo di un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza e in West Bank, dello stop al genocidio ai danni del popolo palestinese”.
Nel mirino c’è l’operato del governo italiano: “Non deve più inviare armi a Tel Aviv – sostiene Apuzzo – perché vengono impiegate per il massacro in corso”.
L’esecutivo dovrebbe, secondo l’esponente di Avs, “avviare l’iter per il riconoscimento dello Stato di Palestina, come già fatto da diversi Paesi europei”.
La nota dell’esponente di Alleanza Verdi e Sinistra: io sostenuto dalle comunità palestinesi in Italia
L’ex parlamentare, in una nota diffusa poco dopo aver portato a termine il blitz alla Camera, spiega di aver “agito da solo, sostenuto dalle comunità palestinesi italiane e dal club italo-palestinese di Milano“.
Nel comunicato viene sottolineata l’importanza di ribadire “il totale sostegno ai giovani universitari italiani e del mondo, attendati nelle facoltà per chiedere di stracciare gli accordi con le università israeliane che contemplino l’utilizzo delle ricerche anche in ambito bellico o di sostegno all’occupazione militare illegale che dura da 75 anni”.