Banca Progetto in amministrazione giudiziaria, milioni di euro prestati a imprese legate alla 'ndrangheta
Avrebbe erogato milioni di euro ad esponenti della 'ndrangheta della provincia di Varese: Banca Progetto finisce in amministrazione giudiziaria
Un istituto di credito milanese, Banca Progetto, è stato posto in amministrazione giudiziaria dalla Guardia di Finanza dietro disposizione della magistratura. L’ipotesi è che la banca abbia effettuato prestiti facili ad alcuni esponenti di ‘ndrangheta, eludendo i principi della normativa antiriciclaggio.
- Soldi alla 'ndrangheta, accusa a Banca Progetto
- Ipotesi trasferimento fraudolento di valori
- Chi è l'amministratore giudiziario
- Si indaga su un quadro più ampio
Soldi alla ‘ndrangheta, accusa a Banca Progetto
La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria di Banca Progetto con l’accusa di avere concesso oltre 10 milioni di euro a 9 società facenti capo a 2 imprenditori nell’orbita delle famiglie di ‘ndrangheta stanziate a Legnano e Lonate Pozzolo, in provincia di Varese.
I finanziamenti sarebbero andati avanti dal 2019 al 2023, come riporta il Corriere della Sera. Le erogazioni erano garantite dal fondo per le piccole e medie imprese.
Si trattava quindi di “aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’emergenza del Covid” o “a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”, come si legge in una nota del procuratore di Milano Marcello Viola.
Ipotesi trasferimento fraudolento di valori
Le società sarebbero state gestite sia da “soggetti contigui” che da “esponenti” della ‘ndrangheta. L’ipotesi di reato formulata dai pm Silvia Bonardi e Paolo Storari è quella di trasferimento fraudolento di valori, reato che prevede la reclusione dai 2 ai 6 anni. La banca, viene chiarito, non è stata posta sotto sequestro e nessuno dei dirigenti risulta indagato.
Le indagini sono condotte dal Gico del Nucleo Pef della Gdf milanese e coordinate dalla Dda, guidata da Marcello Viola e Alessandra Dolci. Il provvedimento di amministrazione giudiziaria è stato disposto in base al Codice Antimafia.
Chi è l’amministratore giudiziario
Le tre giudici della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano (Paola Pendino, Giulia Cucciniello e Maria Profeta) hanno nominano il professionista 56enne Donato Maria Pezzuto amministratore giudiziario affinché, d’intesa con i vertici di Banca Progetto, ridisegni organismi e procedure di controllo.
Pezzuto ha alle spalle una lunga esperienza in qualità di custode, amministratore e liquidatore giudiziario nonché di curatore fallimentare.
Si indaga su un quadro più ampio
Il Tribunale di Milano rende noto che il meccanismo che ha portato all’amministrazione giudiziaria di Banca Progetto “costituisce il risultato di più ampie indagini” volte “all’approfondimento dei rapporti tra l’istituto finanziario e soggetti legati a consorterie di ‘ndrangheta“.