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Bambina di 6 anni morta per malnutrizione in Australia: le indagini sul sospetto abbandono dei genitori

La bambina viveva in condizioni di grave disagio sociale insieme ad altri 5 fratelli che sono stati affidati ai servizi sociali

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Lasciata morire a 6 anni per sospetta malnutrizione e a causa delle probabili condizioni di abbandono in cui i genitori la costringevano a vivere. Arriva dall’Australia la storia della piccola Charlie, trovata priva di sensi nella sua casa di Munno Para, sobborgo a nord di Adelaide, e deceduta subito dopo il suo arrivo in ospedale. Sulla morte della bambina le autorità dello stato dell’Australia meridionale hanno aperto l’indagine per un potenziale caso di abbandono criminale, per il quale è prevista la pena del carcere a vita.

Il caso

Charlie viveva in condizioni di miseria insieme alla madre e ad altri 5 fratelli e sorelle, che adesso sono stati portati via dall’abitazione e affidati ai servizi sociali.

Venerdì scorso la bambina è stata trovata dai paramedici priva di coscienza e trasportata d’urgenza al Lyell McEwin Hospital dove è morta poco dopo il ricovero.

Nel momento in cui avveniva il ritrovamento i fratelli si trovavano a scuola.

Il padre di Charlie è in carcere per gravi violenze domestiche contro la moglie. Secondo i giudici l’uomo ha aggredito la madre della bambina sotto effetto di sostanze stupefacenti, come la metanfetamina, per le quali avrebbe speso quasi tutti i soldi della famiglia.

Le testimonianze

Secondo le testimonianze dei vicini la piccola Charlie avrebbe in passato assistito alla scena di un accoltellamento della madre da parte del padre.

Una donna ha detto di aver chiamato otto volte il Dipartimento per la protezione dell’infanzia preoccupata per la famiglia.

Le indagini

Le autorità dello stato dell’Australia meridionale hanno istituito una task force per investigare sull’accaduto, verificare in che condizioni vivesse la famiglia e cosa mangiassero i bambini. L’abitazione è stata sottoposta nelle ultime ore a indagini forensi da parte di agenti e investigatori.

Il commissario di polizia Grant Stevens ha esortato le persone a pensare alla famiglia di Charlie prima di commentare e ha affermato che, per ora, il benessere dei bambini è “di fondamentale importanza”.

“Non conosciamo le circostanze in questa fase” ha aggiunto, “non sappiamo l’esito della nostra indagine o quali saranno le determinazioni del medico legale”.

Il vice commissario di polizia, Linda Williams, ha dichiarato che la famiglia era già stata contattata da una serie di agenzie governative.

polizia-australia Fonte foto: ANSA
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