Azioni Tesla a picco a Wall Street e Nasdaq in rosso, perché Trump e la Cina mettono in difficoltà la Borsa
Tesla crolla a Wall Street e il Nasdaq perde il 3%. Vendite in Cina dimezzate, timori di recessione dopo le dichiarazioni di Trump
Le azioni Tesla affondano a Wall Street, trascinando al ribasso il Nasdaq, che perde oltre il 3%. A pesare sul titolo sono le vendite crollate in Cina (-49% a febbraio) e le dichiarazioni del presidente Donald Trump su una possibile recessione negli Usa. L’incertezza economica e i timori legati ai dazi aggravano il clima sui mercati, con l’intero settore tecnologico in grande difficoltà.
- Tesla crolla in Borsa: il peso delle vendite in Cina
- Wall Street e Nasdaq in caduta dopo le dichiarazioni di Trump
- Gli effetti sulle Borse europee
Tesla crolla in Borsa: il peso delle vendite in Cina
Il tracollo di Tesla è legato al drastico calo delle vendite nel mercato cinese. Secondo i dati della Passenger Car Association, il colosso di Elon Musk ha venduto solo 30.688 unità a febbraio, un crollo del 49% annuo. Ancora più preoccupante il dato sull’export, sceso dell’87%.
Nel frattempo, le rivali cinesi come Byd continuano a crescere: l’azienda ha registrato un incremento del 187%, consolidando la sua leadership nel mercato delle auto elettriche con una quota del 15%.
Fonte foto: ANSA
Elon Musk
Se il trend dovesse continuare, Tesla potrebbe perdere ancora più terreno, con un drastico calo dei ricavi dalla Cina, che secondo gli analisti potrebbero passare dal 21% del 2024 a meno del 7% entro il 2030.
Wall Street e Nasdaq in caduta dopo le dichiarazioni di Trump
Non solo Tesla, ma l’intero settore tecnologico soffre. Il Nasdaq cede oltre il 3%, mentre il Dow Jones segna una perdita dell’1%.
A scatenare le vendite sono state anche le dichiarazioni di lunedì 10 marzo di Donald Trump, che in un’intervista a Fox News ha lasciato intendere che le sue politiche potrebbero portare a una fase di transizione economica, senza escludere una recessione.
L’incertezza ha innescato un’ondata di vendite sui mercati, con gli investitori preoccupati per l’impatto delle tensioni commerciali e dei possibili dazi su aziende americane come Tesla.
Gli effetti sulle Borse europee
Il clima negativo si riflette anche sulle Borse europee. La peggiore è Francoforte (-2%), seguita da Milano (-0,95%) e Parigi (-0,9%). A pesare sono anche le tensioni legate alla politica economica della Germania, con il ministro delle Finanze Joerg Kukies che ha ribadito il no agli eurobond per la spesa militare, favorendo invece una maggiore flessibilità nei bilanci nazionali.
L’andamento di Tesla e del Nasdaq nelle prossime settimane dipenderà dalle mosse di Musk per rilanciare il brand in Cina, dalla politica commerciale degli Usa e dall’evoluzione dell’economia globale.
I mercati restano in tensione, con gli investitori che monitorano possibili tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali per contrastare il rallentamento economico.
