Aviaria, può infettare l'uomo? Le preoccupazioni dell'esperto
Walter Ricciardi ha spiegato i rischi connessi all'influenza aviaria che si sta diffondendo velocemente negli allevamenti italiani
Destano preoccupazione i focolai di influenza aviaria rilevati in diversi allevamenti in tutta Italia, da Roma al Veneto. A fare il punto della situazione e spiegare perché la malattia fa così paura agli esperti, ci ha pensato Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso della trasmissione televisiva Agorà, in onda su Rai 3.
Influenza aviaria in Italia: perché fa paura il salto di specie
Il rischio è quello del “salto di specie“, il cosiddetto “spillover“. Per questo “dobbiamo fare come stanno facendo i colleghi veterinari, cioè isolare i focolai, abbattere tutti i capi di pollame infetti, bloccare l’infezione sul nascere perché questa possibilità c’è sempre”.
Alcuni ceppi di influenza aviaria hanno già mostrato di mutare più velocemente, riuscendo ad adattarsi anche a organismi differenti dagli uccelli.
Influenza aviaria, può infettare l’uomo? I precedenti fatali
L’H5N1 infetta anche gatti, topi e maiali. Nel 1997 ha causato per la prima volta un focolaio a Hong Kong, contagiando 18 esseri umani e uccidendone 6.
Da quel momento diverse centinaia di persone sono morte in tutto il mondo a causa dell’influenza aviaria, ma si è trattato principalemente di operatori che vivevano a lavoravano a stretto contatto con il pollame e in scarse condizioni igieniche.
L’incidenza della malattia tra gli esseri umani, considerando il rischio di esposizione, risulta molto bassa. Tuttavia la sua mortalità è piuttosto elevata rispetto ad altre infezioni.
Se il virus dovesse acquisire la capacità di replicarsi efficacemente tra gli esseri umani, potrebbe dare vita a una nuova pandemia di influenza, e per questo l’Oms e le agenzie nazionali tengono i focolai costantemente monitorati.
Possibile pandemia di aviaria: il ruolo del vaccino
Walter Ricciardi ha sottolineato che già “nel 2009 abbiamo avuto una pandemia di influenza aviaria, che fortunatamente si è esaurita da sola e non c’è stato bisogno della vaccinazione“, ma non è detto che una nuova ondata possa essere così facilmente debellabile, come quello che sta avvenendo con il Sars-Cov-2, il virus responsabile del Covid.
“La lotta che fanno i virus e i batteri all’uomo dura da 2000 anni, erano loro i padroni del mondo. Il vaccino è lo strumento principale” per combattere i pericolosi patogeni che, come abbiamo visto, sono capaci, nonostante le dimensioni infinitesimali, di causare la morte e cambiare le vite degli esseri umani.