Autista del bus chiede biglietto a dei giovani a Sarnico e viene picchiato, la denuncia dopo l'aggressione
L'autista del bus ha chiesto il biglietto ai ragazzini, che lo hanno aggredito con pugni e testate: prognosi di 7 giorni. L'episodio a Sarnico
L’autista di un bus del servizio di trasporto pubblico a Sarnico, in provincia di Bergamo, è stato aggredito da alcuni giovani senza biglietto che volevano salire comunque a bordo del mezzo. È accaduto nel pomeriggio di martedì 18 giugno: due o tre ragazzi si sono staccati da un gruppo più numeroso, e hanno malmenato l’uomo dopo che quest’ultimo aveva negato loro l’accesso. Soccorso dal 118 e portato in ospedale, l’autista ha subito diversi danni e ne avrà per 7 giorni.
- Autista preso a pugni e testate sul bus da ragazzini
- Il racconto dell'autista
- I carabinieri sulle tracce dei giovani aggressori
Autista preso a pugni e testate sul bus da ragazzini
L’increscioso episodio ha avuto luogo a Sarnico nel primo pomeriggio, intorno alle 15,20, a bordo di un bus della compagnia “Arriva Italia”.
L’autista ha avuto soltanto la “colpa” di chiedere il titolo di viaggio al gruppo di ragazzini, intenzionato a salire a bordo del mezzo pubblico. Una volta appurato che non avessero i biglietti, li ha respinti e la situazione è rapidamente precipitata.
L’episodio è avvenuto a Sarnico, in provincia di Bergamo
Il racconto dell’autista
“Il primo del gruppo mi ha dato una testata mentre un altro, o forse altri due, hanno iniziato a picchiarmi” ha raccontato il diretto interessato, l’autista vittima dell’aggressione.
“Quando sono caduto il gruppo si è dileguato, a eccezione di un ragazzo che, insieme a un passeggero del pullman, mi ha aiutato” ha aggiunto.
L’autista è stato assistito dal 118 e trasportato all’ospedale di Iseo, Brescia, dove gli è stata diagnosticata una frattura non scomposta del setto nasale e diverse contusioni al viso e all’orecchio.
La prognosi assegnata è stata di 7 giorni, da rivalutare successivamente, oltre alla programmazione di un controllo dall’otorinolaringoiatra.
I carabinieri sulle tracce dei giovani aggressori
Durante il ricovero, l’autista ha raccontato l’aggressione ai carabinieri, fornendo indicazioni utili al rintracciamento dei giovani aggressori, dei quali uno è stato già identificato.
Un episodio che è stato giudicato inaccettabile dalla Fit-Cisl. “Ci chiediamo dove siano le istituzioni e quale iniziative abbia messo in campo l’azienda ‘Arriva’ per evitare a queste situazioni” si è domandato il segretario generale Pasquale Salvatore.
“Ci rammarica che questi episodi accadano ancora sulle tratte extraurbane: ricordiamo l’autista mandato all’ospedale pochi mesi fa a Clusone e tanti altri episodi nemmeno denunciati a causa di possibili ritorsioni” ha evidenziato Salvatore.
“Da tempo chiediamo un tavolo provinciale sulla sicurezza, congiunto con politica, aziende e forze dell’ordine al fine di poter organizzare presidi mirati a tutela dei lavoratori e dell’utenza” ha concluso.