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Aumento di stipendio per i ministri non parlamentari e pedaggi più cari con la Manovra 2025: cosa cambia

Tra i nuovi emendamenti della Manovra 2025 c'è l'aumento dello stipendio dei ministri non parlamentari. Tutte le novità della Legge di Bilancio

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Sono in corso gli ultimi ritocchi alla Manovra 2025, con la Commissione Bilancio alla Camera che punta a chiudere i lavori già nel weekend. Tante le novità emerse tra gli ultimi emendamenti della maggioranza: una su tutte, l’aumento dello stipendio dei ministri non parlamentari, questione che ha già sollevato la polemica tra le file dell’opposizione. Riproposta anche la cosiddetta norma “anti Renzi”, che impedirebbe a ministri, parlamentari e governatori di percepire denaro da Stati non europei. Aumentano anche i pedaggi autostradali (+1,8%), mentre sono previsti un taglio dell’Ires e il ripristino dei fondi automotive.

Manovra 2025, l’aumento di stipendio per i ministri non parlamentari

La norma relativa allo stipendio dei ministri andrebbe a modificare il compenso previsto per quelli non eletti in Parlamento, portandolo da 9.200 euro mensili lordi a 12.400 euro, in linea con quello attuale di deputati e senatori.

A essere toccati dalla misura, come sottolineato dal Corriere della Sera, sarebbero il ministro dello Sport Andrea Abodi, quello dell’Interno Matteo Piantedosi, Guido Crosetto alla Difesa, Marina Elvira Calderone al Lavoro, Giuseppe Valditara all’Istruzione, Alessandro Giuli alla Cultura e Orazio Schillaci alla Salute.

Schillaci durante un evento alla manifestazione Atreju al Circo Massimo, Roma

Le reazioni della politica

“Sarà il Parlamento a decidere. Sono fortunato, nella mia vita non ho mai fatto nessuna scelta per motivi economici”, ha commentato a proposito della norma lo stesso Schillaci.

Aspre critiche, invece, dall’opposizione: “Non aumentano le pensioni minime ma lo stipendio dei ministri, è vergognoso”, le parole della deputata M5S Vittoria Baldino.

Dello stesso avviso Ubaldo Pagano, del Pd: “Siamo increduli”, ha dichiarato il dem.

Le altre novità

Previsto nella manovra anche l’aumento delle tariffe autostradali, che cresceranno dell’1,8% a partire dal prossimo anno.

A questo si aggiungono l’aumento delle tasse di imbarco per i voli extra Unione europea dai principali scali del continente e la riformulazione del Fondo di garanzia per i mutui casa e le Pmi.

Un altro punto prevede un prelievo fiscale aggiuntivo sulle scommesse online. 

Il sottosegretario al Mef Federico Freni, ha confermato che potrebbe trattarsi dello 0,5% e che il tesoretto che ne deriverà sarà destinato allo sport e al rifacimento degli stadi.

Da segnalare, infine, l’Ires premiale per le imprese finanziata da un prelievo sulle banche, il ripristino dei fondi destinati all’automotive, il rafforzamento degli incentivi Transizione 5.0 e la flat tax per gli straordinari degli infermieri.

Fonte foto: ANSA

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