Attilio Fontana chiede lo stato di emergenza in Lombardia e i ristori per le aziende non assicurate
La Regione Lombardia chiederà lo stato di emergenza, ma anche i ristori per tutte le aziende agricole colpite, anche quelle non assicurate
La Regione Lombardia chiederà lo stato di emergenza al Governo Meloni dopo i danni causati dal maltempo. Lo ha comunicato durante il Consiglio regionale l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile Romano La Russa, fratello del presidente del Senato Ignazio. Mentre si quantificano i danni, nell’agenda del governatore Attilio Fontana c’è anche la richiesta, sempre all’Esecutivo, di una deroga per disporre ristori alle aziende agricole non coperte dall’assicurazione.
La conta dei danni
L’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa, ha spiegato che un primo conteggio dei danni era stato fatto lunedì 24 luglio, prima del nubifragio notturno che ha rivoltato Milano come un calzino.
La stima era di circa 50 milioni di euro, saliti dopo quanto successo nelle ultime ore oltre i 100 milioni di euro: “E credo saremo costretti a veder crescere questo dato”, ha aggiunto.
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia
Lo stato di emergenza
Il presidente Attilio Fontana, a margine della seduta di Consiglio regionale di martedì 25 luglio, ha definito la situazione “sicuramente grave, nel senso che queste improvvise trombe d’aria non si sono mai verificate su questo territorio. E hanno creato sicuramente una serie di danni importanti da non sottovalutare”.
“Stiamo raccogliendo i dati per poter fare una richiesta al governo – ha aggiunto – affinché venga applicata la situazione dello stato di emergenza. Sicuramente i danni superano i 100 milioni di euro”.
La richiesta è stata formalizzata nel pomeriggio di martedì 25 luglio alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai ministri competenti e al capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Nel motivare la richiesta, il governatore ha sottolineato come “nei territori interessati sia pienamente operativa la struttura sistema regionale di Protezione civile” per gli interventi necessari all’assistenza alla popolazione e la rimozione del materiale che ha invaso le strade, i centri urbani e coinvolto edifici pubblici e privati.
Ristori alle aziende non assicurate
L’assessore regionale all’Agricoltura della Lombardia, Alessandro Beduschi, ha invece inviato al ministro Francesco Lollobrigida una lettera in cui ha chiesto al Governo non escludere dai ristori previsti in caso di calamità naturali le aziende agricole non coperte da assicurazione.
La situazione che si è creata negli ultimi anni, si legge in una nota del Pirellone, ha spinto molti agricoltori a rinunciare al ricorso a polizze assicurative “a causa dell’aumento dei costi di adesione” e, pertanto, per queste aziende non sarebbe prevista alcuna forma di ristoro.
Per questo “chiediamo al Governo di emanare una norma in deroga alle disposizioni del decreto legislativo 102/2004 e di assicurare copertura finanziaria anche per le aziende agricole sprovviste di copertura assicurativa”.