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Attentato a Donald Trump, Salvini difende il tycoon e lo paragona a Berlusconi: "Silvio subì due aggressioni"

Parlando dell'attentato subito da Donald Trump, Salvini ha paragonato il tycoon a Silvio Berlusconi, ricordando le due aggressioni da lui subite

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L’attentato a Donald Trump ha scosso il mondo intero. In Italia, Matteo Salvini ha paragonato quanto accaduto all’ex presidente degli Stati Uniti d’America alle aggressioni subite da Silvio Berlusconi nel nostro Paese.

Il paragone di Salvini tra Donald Trump e Silvio Berlusconi

In un’intervista concessa a ‘Il Giornale’, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini ha dichiarato: “È successo qualcosa di grave e sconvolgente. Apprezzo gli appelli per abbassare i toni, che ora arrivano anche dai Democratici Usa: meglio tardi che mai”.

Il leader della Lega ha poi aggiunto: “Se si passa il tempo a descrivere Trump come un mostro da abbattere a Ztutti i costi, come avvenuto per decenni anche contro Berlusconi, puoi trovare la testa calda che passa dalle parole ai fatti. Non a caso anche l’amico Silvio subì ben due aggressioni fisiche. La sinistra dovrebbe trovare un po’ di misura, anziché cercare sempre la demonizzazione dell’avversario”.

TrumpFonte foto: ANSA

Donald Trump, dopo essere stato colpito da un proiettile all’orecchio durante un comizio.

La prima aggressione a Silvio Berlusconi nel 2004

Matteo Salvini ha parlato di due aggressioni subite da Silvio Berlusconi. La prima risale al 31 dicembre del 2004: mentre Berlusconi si trovava a passeggio in una affollatissima piazza Navona, a Roma, un giovane di origini mantovane gli lanciò addosso il treppiedi di una macchina fotografica.

Il leader di Forza Italia, deceduto il 12 giugno 2023, riportò una lieve contusione tra orecchio destro e collo.

La seconda aggressione a Berlusconi in piazza Duomo

Sempre a dicembre, ma nel 2009, Silvio Berlusconi subì la seconda aggressione, stavolta in piazza Duomo a Milano: era appena finito il suo comizio, nel quale aveva lanciato il tesseramento del Pdl, quando, mentre si avviava verso la macchina stringendo mani e firmando autografi, fu colpito al volto da una miniatura del Duomo lanciata da Massimo Tartaglia.

“Ho corso con gli agenti di polizia per allontanare l’aggressore, che rischiava un possibile linciaggio” disse l’allora ministro della Difesa, Ignazio La Russa.

In quell’occasione, dopo l’aggressione, Berlusconi si era voltato verso la folla per rassicurarla. Trasportato in ospedale, riportò una copiosa perdita di sangue con lesione lacero-contusa interna ed esterna, una infrazione al naso e due denti lesi, di cui uno superiore fratturato.

Trump e Berlusconi Fonte foto: ANSA
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