Attacco hacker alla Nato, dietro ci sarebbe il gruppo filorusso Killnet: cosa è successo e le conseguenze

Diversi siti della Nato hanno subito un attacco hacker. A renderlo noto è stata la stessa Alleanza Atlantica, attraverso le parole di un suo portavoce all’agenzia di stampa tedesca ‘Dpa’.

• Cosa si sull'attacco hacker alla Nato
• L'ipotesi sul gruppo filorusso Killnet
• Le conseguenze sul terremoto in Turchia e Siria e sulla guerra in Ucraina

Cosa si sull’attacco hacker alla Nato

L’attacco hacker ai siti della Nato è stato lanciato nella giornata di domenica 12 febbraio e gli esperti di cybersicurezza stanno indagando sulle possibili conseguenze. Nessun altro dettaglio è stato condiviso su quanto accaduto.

L’ipotesi sul gruppo filorusso Killnet

Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, sembra che dietro l’attacco hacker subito dai siti della Nato (tra cui si sarebbe anche il sito del Quartier Generale delle Operazioni Speciali della Nato), ci sia il gruppo di hacker filorusso Killnet. Killnet sarebbe lo stesso collettivo di hacker che, nello scorso mese di maggio, aveva colpito i siti delle istituzioni italiane, dal Senato al Ministero della Difesa. Generalmente, questo gruppo sfrutta gli attacchi Ddos (Distributed denial of service), bloccando il funzionamento di un sito o di un servizio tramite un sovraccarico di richieste ai server.

Le conseguenze sul terremoto in Turchia e Siria e sulla guerra in Ucraina

L’intrusione informatica ai danni della Nato, che è durata circa 2 ore poi è stata bloccata, avrebbe reso più complicate le operazioni relative agli aiuti aerei destinati alle zone colpite dal terremoto in Turchia e Siria. Secondo quanto riferito dal ‘Daily Telegraph’, nello specifico, l’attacco hacker ha complicato le comunicazioni con i velivoli militari che trasportano gli aiuti.

Nel mirino degli hacker sarebbe finito anche il sistema informatico dell’organizzazione dei rifornimenti all’esercito ucraino impegnato nella guerra tra Russia e Ucraina.

Fonte foto: ANSA