Attacco hacker all'azienda ospedaliera di Verona, "non andate se non avete urgenze": sistemi in tilt
Sanità Veneta in tilt: un attacco hacker, che ha colpito in particolare l’Azienda ospedaliera di Verona, ha bloccato i sistemi e creato forti disagi
La Regione Veneto ha fatto sapere che un attacco hacker, iniziato alle prime ore del mattino, ha mandato in tilt le strutture informatiche del sistema sanitario regionale, colpendo in particolare l’Azienda ospedaliera di Verona. Al sicuro i dati degli utenti, ma il presidente Zaia ha chiesto di presentarsi al Pronto soccorso solo per le emergenze.
Attacco hacker in Veneto
Alle prime luci dell’alba di lunedì 23 ottobre, un attacco hacker ha messo in ginocchio il sistema sanitario veneto, colpendo in particolare il sito dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) di Verona.
La conferma è arrivata proprio dall’AOUI, che ha informato l’utenza di aver attivato fin da subito tutte le procedure di emergenza per la messa in sicurezza dei sistemi informatici e dei dati sensibili, isolando i server e proteggendo i backup.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia
“Le strutture informatiche regionali e i vertici sanitari della Regione sono stati informati prontamente dal direttore generale Callisto Bravi e stanno seguendo direttamente la situazione collaborando con le strutture aziendali veronesi”, hanno comunicato dalla Regione. Intanto però, l’attacco ha causato forti disagi all’utenza.
Le conseguenze dell’attacco hacker
L’Azienda ospedaliera di Verona ha già reso noto che l’attacco hacker non ha causato conseguenze al funzionamento dei reparti e delle urgenze. Inoltre, non risultano violati i dati sensibili e le procedure di backup periodico sono avvenute regolarmente prima dell’attacco.
I servizi online e le linee telefoniche sono però fuori uso: “Al momento sono sospesi alcuni servizi forniti per via informatica. Sono bloccati il Centro Unico Prenotazioni e il sistema di ritiro dei referti”, hanno fatto sapere dalla Regione.
“L’azienda ospedaliera fornirà ulteriori informazioni nel corso della giornata”, conclude poi il comunicato. Ma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è rivolto ai cittadini per richiedere la loro collaborazione.
“Pronto soccorso dolo per le emergenze”
“Si richiede la collaborazione dei cittadini, chiedendo all’utenza esterna di non presentarsi ai Centri prelievi se non si è in possesso di prenotazione, e di accedere al Pronto soccorso solo per emergenze”. È l’appello lanciato dal presidente Zaia ai cittadini veneti.
Oltre al sistema delle prenotazioni difatti, “momentaneamente sono chiuse le casse automatiche e gli sportelli per pagamenti e prenotazioni”. E nell’attesa che i sistemi vengano ripristinati e le operazioni tornino alla normalità. Dalla Regione “sono in corso valutazioni per definire la portata dell’attacco, oltre che la natura dei dati oggetto della violazione”.
I primi controlli dei tecnici AOUI sono difatti iniziati nella notte, alle prime avvisaglie dell’incursione informatica. Sarà la stessa Azienda ospedaliera a comunicare all’utenza il ripristino delle normali attività informatiche del sistema sanitario della regione.