Attacco di hacker russi a 5 siti di banche italiane tra cui Mps e Intesa San Paolo: cosa è successo
Gli hacker filorussi tornano a colpire il nostro Paese, prendendo di mira i siti di diverse banche italiane
Gli hacker filorussi di nuovo all’attacco dell’Italia. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha infatti rilevato nella giornata di oggi, martedì 1 agosto, nuove azioni contro cinque banche italiane, tra cui Mps e Intesa San Paolo. Non risulta però che gli attacchi abbiano intaccato l’integrità dei sistemi.
Hacker filorussi di nuovo in azione
A portare gli attacchi, secondo quanto riporta Repubblica, sono gli hacker attivisti del collettivo filorusso Noname057(16).
Si tratta dello stesso gruppo già responsabile in passato di attacchi a siti istituzionali e delle organizzazioni che gestiscono servizi essenziali per la collettività.
Attacco hacker a 5 banche italiane
Dopo aver colpito ieri, 31 luglio, il sito dell’Amat, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Palermo, gli hacktivisti hanno lanciato oggi una serie di attacchi di tipo Distributed Denial of Service (DDoS) contro una serie di bersagli di enti finanziari e istituti di credito italiani.
Secondo quanto emerso, tra gli obiettivi ci sono i siti di cinque banche: Fineco Bank, Banca popolare di Sondrio, Bper Banca, Mps ed Intesa San Paolo. Tutti soggetti messi in guardia sia dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale sia dalla Polizia postale.
L’Agenzia per la Cybersicurezza in una nota parla di attacchi a carattere “dimostrativo”, che non hanno “intaccato l’integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati”.
Cos’è un attacco DDoS
La tecnica usata dagli hacker per gli attacchi è quella del Distributed Denial of Service (DDoS). Questo tipo di attacco consiste in pratica nell’inviare enormi quantità di dati verso i server dei bersagli designati.
L’obiettivo in questo modo è di interrompere o rallentare il sito e i servizi di cui beneficiano i cittadini.