Attacchi sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, allarme dell'Aiea: "Si rischia grave incidente"
Gli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina fanno scattare l'allarme dell'Aiea: se non cesseranno si rischierà un disastro
Sono attacchi “sconsiderati” quelli lanciati alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, con la situazione che vede aumentare considerevolmente il rischio di un grave incidente. A sostenerlo, lanciando l’allarme, è il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. L’azione, per l’Aiea, rappresenta una chiara violazione dei principi di protezione: gli attacchi hanno infatti colpito le strutture di contenimento dei reattori, rischiando potenzialmente un disastro nucleare. Dopo questi avvenimenti la tensione tra Ucraina e Russia rimane alta, con Mosca che accusa Kiev e quest’ultima che a sua volta denuncia la disinformazione russa.
- Il monito dell'Aiea: "Cessare attacchi alla centrale nucleare ucraina"
- Gli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia
- Russia e Ucraina si accusano a vicenda
- L'appello di Antonio Tajani
Il monito dell’Aiea: “Cessare attacchi alla centrale nucleare ucraina”
È necessario che gli “attacchi sconsiderati” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia cessino immediatamente: dall’inizio del conflitto, infatti, raramente si è andati così vicino a un disastro nucleare.
Questo allarme, sollevato da Aiea, si basa sul recente attacco, giudicato “una chiara violazione dei principi fondamentali per la protezione della più grande centrale nucleare d’Europa”, come affermato da Rafael Grossi.
Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea)
“Le principali strutture di contenimento dei reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno subito ieri almeno tre attacchi diretti” ha confermato il direttore generale dell’Agenzia, primo caso da quando, a novembre 2022, sono stati stabiliti “i 5 principi di base per evitare un grave incidente nucleare con conseguenze radiologiche”.
Gli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia
Dopo l’episodio, la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha confermato ulteriori attacchi, con l’abbattimento di un altro drone sul tetto di uno dei reattori.
L’evento è stato riportato dal Guardian: gli operatori della centrale hanno dichiarato che si trattava di un drone kamikaze, caduto sul tetto dell’unità 6, il quale è attualmente spento.
Secondo quanto riportato sui social media dal governatore della regione di Zaporizhzhia, Ivan Federov, tre persone sono state uccise e altre tre sono rimaste ferite negli attacchi della notte nel distretto Pologivskyi.
Successivamente, il governatore ha denunciato su Telegram un nuovo attacco all’impianto industriale a Zaporizhzhia, dichiarando che 6 persone sono rimaste ferite.
Russia e Ucraina si accusano a vicenda
La Tass ha riportato i commenti del Cremlino dopo il caso. Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che gli autori degli attacchi alle strutture nucleari saranno scovati e puniti, attribuendo quindi la responsabilità delle azioni alla centrale di Zaporizhzhia ai Paesi che sostengono Kiev.
Il Cremlino ha definito tali attacchi come “una provocazione molto pericolosa”, accusando le forze armate ucraine. Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha sottolineato inoltre il rischio a lungo termine di questa condotta.
L’Ucraina ha respinto le accuse, definendole “false”. Il direttore del centro ucraino per la lotta alla disinformazione, il tenente Andriy Kovalenko, ha affermato che la Russia sta intensificando una “campagna di provocazioni e falsità”, chiarendo che Mosca attacca il sito “con i droni, fingendo che la minaccia alla centrale e alla sicurezza nucleare provenga dall’Ucraina”.
L’appello di Antonio Tajani
“Mi preoccupa la guerra in corso. Lo abbiamo sempre detto: bisogna creare una zona franca attorno a Zaporizhzhia” ha commentato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani.
“La centrale nucleare rappresenta un’opportunità, ma anche un rischio. È bene che le forze in campo non combattano attorno o dentro alla centrale, bisogna evitare un’altra Chernobyl. Speriamo che comunque prevalga sempre il buon senso” ha aggiunto il ministro.