Attacchi di Israele a Rafah e in Cisgiordania: 32 palestinesi morti in meno di 24 ore, 14 sono bambini
Israele bombarda Rafah e compie un'operazione in Cisgiordania: 32 morti in poche ore
Strage in Medio Oriente. Una serie di attacchi dell’esercito israeliano ha causato più di 30 morti a Rafah e in Cisgiordania. Fonti palestinesi denunciano: tra le vittime ci sarebbero almeno 14 bambini.
Gli attacchi israeliani su Rafah
Sabato 20 aprile l’esercito di Israele ha portato a termine una serie di attacchi in tutti i territori palestinesi, concentrandosi non soltanto sulla Striscia di Gaza ma anche sulla Cisgiordania, l’area orientale del Paese in cui si trova anche Gerusalemme.
Questi attacchi hanno causato una serie di morti, che le fonti palestinesi denunciano essere spesso civili. Il bilancio più grave sarebbe quello della città di Rafah, dove una serie di attacchi aerei ha colpito alcune case.
Il campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania
Sarebbero morte in tutto 18 persone, ma le autorità dei vicini ospedali riportano che almeno 14 di loro sarebbero bambini. I più appartenevano ad una stessa famiglia, la cui casa sarebbe stata colpita da una delle bombe.
Il raid nel campo profughi in Cisgiordania
L’Idf ha anche portato a termine un’operazione all’interno del campo profughi di Nur Shams. Si tratta di un villaggio con edifici e insediamenti stabili, fondato nel 1952 e abitato dai discendenti delle persone che dovettero abbandonare le proprie terre durante la guerra arabo-israeliana del 1948.
L’esercito Israeliano afferma che durante uno scontro a fuoco sarebbero morte 14 persone palestinesi, 10 dei quali individuati come terroristi, ma senza che fosse dichiarata un’affiliazione precisa a qualche organizzazione.
Le fonti palestinesi parlano invece di una sola persona armata uccisa. Tra i morti ci sarebbe un ragazzo di 16 anni. L’Ida ha anche arrestato 8 persone e sequestrato del materiale bellico rinvenuto durante l’operazione.
Gli aiuti Usa a Israele
Nella serata di sabato 20 aprile la Camera dei Rappresentanti degli Usa ha approvato un pacchetto di aiuti da 26 miliardi di dollari per Israele, contenente armamenti, munizioni per le difese anti missilistiche e aiuti umanitari.
Gli aiuti erano rimasti bloccati in quanto accorpati a un altro pacchetto da 61 miliardi destinato all’Ucraina, che l’opposizione di alcuni parlamentare del Partito Repubblicano aveva mandato in stallo prima che potesse arrivare in aula.
Per poter votare sulla legge è infatti servito un raro accordo bipartisan tra le ali più moderate dei due partiti americani, che ha permesso di superare l’opposizioni dei Democratici più intransigenti agli aiuti a Israele e dei Repubblicani vicini a Trump a quelli all’Ucraina.