AstraZeneca e seconda dose, Galli: "Non aspettatevi il coccolone"
Massimo Galli è tornato a rassicurare chi si appresta a ricevere la seconda dose del vaccino di AstraZeneca
Il vaccino di AstraZeneca è nuovamente al centro di una bufera mediatica simile a quella che l’ha travolto lo scorso marzo, quando sono emersi i primi casi di eventi trombotici gravi in seguito alla vaccinazione. Oggi il dibattito si è spostato sul rapporto tra rischi e benefici per i giovani, meno soggetti a morire per Covid ma ugualmente esposti al pericolo di trombosi.
Galli: “Chi ha già fatto AstraZeneca può stare tranquillo”
Il professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, è intervenuto per chiarire i dubbi di chi ha ricevuto la prima dose del vaccino di AstraZeneca e ora si appresta a ricevere la seconda. Ad Agorà, su Rai3, Galli ha dichiarato: “Le manifestazioni negative sono in un periodo ristretto dopo la prima dose. Chi l’ha già fatta (senza riscontrare problemi, ndr) può andare avanti in maniera serena”.
“Non state lì ad aspettare il coccolone, non vi viene – ha detto Galli – le manifestazioni molto rare intervengono dopo la prima dose, entro un numero di giorni limitato, al massimo due settimane”.
Mentre il Cts discute sulle misure da prendere in futuro e le modifiche alla strategia vaccinale per tutelare i giovani, Galli ha invocato una presa di “posizione forte, chiara e definita che venga dalle autorità responsabili”. Da mesi, “c’è stato un tira e molla veramente increscioso, anche con dei difetti di inadeguatezza di comunicazione imbarazzanti su questo vaccino”, ha aggiunto Galli.
Galli: “Chiarire quanto questo vaccino resta strategico”
L’infettivologo ha poi evidenziato il fulcro della questione, quanto cioè effettivamente serva ancora il vaccino di AstraZeneca per raggiungere l’immunità di gregge. Se infatti ha svolto un ruolo fondamentale nei primi mesi della campagna vaccinale, oggi potrebbe non essere più così essenziale.
“Se dobbiamo ancora ragionare in termini di costi-benefici in quella direzione allora il discorso resta aperto. Altrimenti non ho difficoltà a schierarmi nell’ambito di coloro che stanno pensando a una seria divisione dell’utilizzo di questo vaccino e a una sua limitazione in fasce di età”, ha aggiunto Galli.
Galli: AstraZeneca “crea un continuo allarme e ansia” per i casi di trombosi
Ogni volta che emerge un nuovo caso di trombosi, infatti, si viene a creare “un continuo allarme, molta ansia e certamente non migliora la qualità di vita di coloro che si vaccinano. Io credo sia giunto il momento di porre questo problema sul tavolo e ci sia una presa di posizione chiara e definitiva”, ha concluso Galli.
Galli sulla variante Delta
Sulla situazione nel Regno Unito, dove si è registrato un nuovo aumento di casi a causa della variante Delta che riuscirebbe a penetrare le difese di chi si è vaccinato con una sola dose, Galli ha rassicurato: “Ora c’è un incremento importante di contagi, ma non tale da strapparsi i capelli, provocato dall’evoluzione della variante indiana”, che “tra un po’ andrà in giro per tutta Europa, contenuta però dalle vaccinazioni”.