Assessore comunale di Venezia si dimette dal carcere, Boraso lascia il giorno prima dell'interrogatorio
Renato Boraso, assessore comunale di Venezia, rassegna le sue dimissioni dal carcere di Padova, dov’è detenuto per corruzione: domani l’interrogatorio
Ha presentato le dimissioni Renato Boraso, assessore comunale di Venezia attualmente rinchiuso nel carcere di Padova nell’ambito dell’indagine sui reati amministrativi. Il passo indietro dell’assessore alla Mobilità è arrivato il giorno prima dell’interrogatorio di garanzia con il Gip.
- Le dimissioni dell’assessore comunale di Venezia
- L’interrogatorio in carcere di Renato Boraso
- Le parole del sindaco di Venezia
Le dimissioni dell’assessore comunale di Venezia
Nella giornata di oggi – giovedì 19 luglio 2024 – l’assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso, ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico. Non essendo consigliere comunale, Boraso lascia anche Ca’ Farsetti, sede del municipio della città.
La notizia è stata diffusa dall’avvocato di Boraso, dopo un incontro tra i due avvenuto nel carcere di Padova, dopo l’ormai ex assessore è attualmente rinchiuso.
Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, comune scosso da un’indagine per corruzione che ha portato alle dimissioni di un assessore comunale, Renato Boraso, attualmente in carcere in attesa dell’interrogatorio
Boraso è stato portato nella casa circondariale due giorni fa, in seguito all’indagine sui reati amministrativi avvenuti nella città lagunare, che vede indagato per corruzione anche il sindaco Luigi Brugnaro, insieme con altri funzionari pubblici e imprenditori.
L’interrogatorio in carcere di Renato Boraso
Le dimissioni dell’assessore alla Mobilità di Venezia sono arrivate il giorno prima dell’interrogatorio, previsto appunto per venerdì 19 luglio, alla presenza del Gip Alberto Scaramuzza, che sarà probabilmente supportato dai Pm Roberto Terzo e Federica Battaglini.
Renato Boraso dovrebbe essere tra i primi interrogati, insieme a due imprenditori: Fabrizio Ormenese, anche lui in carcere, e Daniele Brichese, attualmente ai domiciliari.
Come spiegato da Sky TG24, nei prossimi cinque giorni avranno luogo anche gli interrogatori degli altri sei indagati ai domiciliari, mentre ci sono dieci giorni di tempo per ascoltare gli altri sei indagati che sono in libertà, m interdetti dai pubblici uffici.
Le parole del sindaco di Venezia
Nella giornata di ieri il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro, ha convocato per un vertice straordinario la maggioranza comunale del centrodestra, alla quale ha assicurato la sua intenzione di andare avanti nonostante le indagini.
“Sarò io stesso a chiedere di inserire all’ordine del giorno la questione, in uno dei prossimi Consigli Comunali – ha scritto il sindaco in un messaggio letto al Consiglio comunale al quale non ha partecipato – per riferire a voi consiglieri e a tutta la città, non tanto sulle questioni giudiziarie, che a questo punto saranno affrontate nella sede loro propria, quanto sulle questioni di natura politica e amministrativa collegate ed inerenti all’indagine stessa”.
La presenza del sindaco è attesa per il prossimo Consiglio comunale, in programma per il 9 settembre. È stata invece organizzata dalle opposizioni, per il 24 luglio, una protesta per la “mancanza di chiarezza” del sindaco.