Assegno Unico 2023, aumento nel 2023 in base ai figli: quanto può ricevere una famiglia, novità sull'Isee
Con la Legge di Bilancio l'assegno unico raddoppia. Per gli Isee più bassi previsti aumenti di oltre 1.000 euro l'anno. Ecco a chi spetta
Novità in vista per l’assegno unico. Il Governo Meloni ha previsto aumenti per le famiglie con figli, ma i cambiamenti potrebbero riguardare anche i criteri patrimoniali per ottenere il bonus, magari slegati dall’Isee. Lo ha riferito la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella. A prescindere da questo nodo, sul tavolo ci sono maggiorazioni del 50% per i figli nel primo anno di vita, così come per i figli da 1 a 3 anni in famiglie numerose. Previsto anche un bonus gemelli per i primi 3 anni di vita dei bambini.
- Assegno unico universale: aumenti del 50%
- I numeri dell'assegno unico
- Il nodo Isee
- Confermata la maggiorazione in caso di figli disabili
Assegno unico universale: aumenti del 50%
Come annunciato nel corso della campagna elettorale, nelle intenzioni del Governo Meloni c’è la volontà di dare un sostegno alla natalità.
La Legge di Bilancio rivede dunque l’assegno unico universale. La norma è contenuta all’articolo 65 del Tomo II.
Nella foto, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Palazzo Chigi
Dal testo: “A decorrere dal 1° gennaio 2023, per ciascun figlio di età inferiore a un anno, gli importi di cui ai primi quattro periodi del presente comma, come rivalutati ai sensi del comma 11, sono incrementati del 50 per cento; tale incremento è riconosciuto inoltre per i nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro”.
Salvo modifiche al testo, sul piatto ci sono 650 milioni di euro che saranno impiegati per:
- 520 mila bambini sotto i 3 anni d’età;
- 369 mila bambini sotto i 12 mesi;
- 150 mila bambini sotto i 3 anni nati in famiglie numerose.
I numeri dell’assegno unico
L’assegno unico sarà decrescente per fasce di reddito. Ecco in sintesi di quanto aumenterà l’assegno (salvo modifiche):
- Isee fino a 15 mila euro = aumento di +87 euro al mese (+1.050 euro all’anno)
- Isee fino a 20 mila euro = aumento di +75 euro al mese (+900 euro all’anno)
- Isee fino a 25 mila euro = aumento di +62,5 euro al mese (+750 euro all’anno)
- Isee fino a 30 mila euro = aumento di +50 euro al mese (+600 euro all’anno)
- Isee fino a 35 mila euro = aumento di +37,5 euro al mese (+450 euro all’anno)
- Isee fino a 40 mila euro e oltre = aumento di +25 euro al mese (+300 euro all’anno)
Gli stessi importi si applicano ai figli da 1 a 3 anni di età, con almeno altri due fratelli/sorelle. In questo caso però c’è una differenza: per gli Isee oltre i 40 mila euro non viene riconosciuta la maggiorazione del 50%.
Il nodo Isee
Attenzione, però, al nodo che riguarda l’Isee.
In un’intervista concessa al ‘Messaggero’ dalla ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, si evince come il Governo stia pensando all’eliminazione del criterio patrimoniale: “L’assegno unico per tutti non sarà legato all’Isee. Rivedremo i criteri patrimoniali dell’indicatore”.
“Oltre agli incrementi già previsti – ha aggiunto – vorremmo dare se possibile fin da subito un ulteriore segnale di attenzione alle famiglie numerose, quelle con quattro figli e più, cosa che ovviamente dipenderà dalle verifiche di bilancio in Parlamento”.
L’obiettivo, sostanzialmente, è “rimuovere gli ostacoli che limitano la realizzazione del desiderio di fare figli, promuovendo una nuova considerazione della famiglia in tutti gli ambiti dell’azione di governo”.
Confermata la maggiorazione in caso di figli disabili
Confermata infine la maggiorazione dell’assegno in caso di figli con disabilità. Nei fatti, su questo punto, per i cittadini non cambia nulla. L’unica differenza è che la norma prima era transitoria e adesso è stata resa strutturale.