Assalto armato al furgone della Polizia Penitenziaria a Incarville, in Francia: uccisi due agenti
Un furgone della Polizia Penitenziaria è stato attaccato da uomini armati al casello di Incarville, in Francia: uccisi 2 agenti, liberato un detenuto
Due agenti della Polizia Penitenziaria sono stati uccisi in seguito a un assalto al loro furgone, avvenuto nei pressi del casello di Incarville, in Francia. Il commando armato è riuscito a liberare il detenuto trasportato e a dileguarsi, mentre le forze dell’ordine si stanno mobilitando per rintracciare i malviventi. Altri tre agenti sono stati feriti gravemente, due dei quali sarebbero in pericolo di vita.
- L’assalto al furgone della Polizia Penitenziaria
- Gli agenti uccisi
- La ricerca del fuggitivo e del commando
L’assalto al furgone della Polizia Penitenziaria
Due agenti della Polizia Penitenziaria francese sono stati uccisi durante un assalto a un furgone mentre si trovavano al casello di Incarville, situato nel dipartimento dell’Eure, nella regione della Normandia, nel nord della Francia.
L’assalto è avvenuto intorno alle 11 del mattino di oggi, martedì 14 maggio 2024, quando due veicoli, un’Audi A5 bianca e una BMW serie 5, si sono avvicinati al furgone dell’amministrazione penitenziaria che stava trasportando un detenuto da Rouen verso Évreux.
Il video dell’assalto al furgone della Polizia Penitenziaria in Francia, dove due agenti sono stati uccisi e un detenuto è stato liberato dal commando armato
In un video, diffuso sui social, è possibile vedere due assalitori a volto coperto, armati e nascosti sotto un abbigliamento nero, apparentemente rinforzato, aprire il fuoco contro il furgone e gli agenti al suo interno.
Gli agenti uccisi
Come riportato in una conferenza stampa dal ministro della Giustizia francese, Eric Dupond-Moretti, “due dei nostri agenti penitenziari sono morti, tre sono gravemente feriti. Tutti i miei pensieri vanno alle vittime, alle loro famiglie e ai loro colleghi”.
Anche il presidente Macron, tramite un messaggio pubblicato sui propri canali social, ha fatto sapere che “l’attacco di questa mattina, che è costato la vita agli agenti penitenziari, è uno shock per tutti noi. La Nazione è al fianco delle famiglie, dei feriti e dei loro colleghi. Si sta facendo tutto il possibile per individuare gli autori di questo crimine affinché sia fatta giustizia in nome del popolo francese. Saremo intransigenti”.
Il commando armato avrebbe assalito il furgone per liberare il prigioniero, che secondo Le Figaro sarebbe Mohamed Amra, soprannominato “La Mouche” (“La Mosca”), originario di Rouen. Un uomo che avrebbe al suo attivo già diverse condanne penali per traffico di droga e tentato omicidio.
La ricerca del fuggitivo e del commando
In seguito all’assalto, commando e detenuto sono riusciti a fuggire. Poco dopo, una delle due auto usate dai criminali è stata ritrovata carbonizzata a Houetteville, vicino a Neubourg. Dopo non molto anche la seconda vettura è stata ritrovata nei pressi dell’ospedale di Evreux, anch’essa data alle fiamme.
Mohamed Amra, 30 anni, originario del quartiere di La Sablière, a Rouen, era stato condannato a 18 mesi di carcere per furti aggravati in supermercati e attività commerciali tra l’agosto e ottobre del 2019. Non rientrerebbe nell’elenco dei detenuti radicalizzati. Il 30enne era stato incriminato anche nel 2022 a Marsiglia per omicidio volontario, legato al traffico di droga, commesso ad Aubagne.
Il ministro degli Interni, Gérald Darmanin, ha affermato su X che “tutti i mezzi verranno utilizzati per trovare questi criminali. Su mia istruzione sono stati mobilitati diverse centinaia di agenti di polizia e gendarmi”.
Il ministro ha inoltre annunciato l’attivazione del piano “Epervier”, un dispositivo che mette in allerta i diversi livelli di comando e mobilita tutte le unità sul terreno per un tempo determinato. Questo piano venne attivato anche nel 2015, in seguito all’attentato a Charlie Hebdo.