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Arresti a Palermo per mazzette alla motorizzazione: 42 indagati, 21 ai domiciliari. Sesta inchiesta dal 1996

Arresti domiciliari a Palermo per 21 tra funzionari e dipendenti della Motorizzazione Civile e responsabili di agenzie di pratiche automobilistiche

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Un blitz che ha coinvolto oltre 100 agenti della Polizia ha portato all’esecuzione di 21 misure cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di funzionari e dipendenti della Motorizzazione Civile di Palermo e di responsabili di agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche del capoluogo.

I dettagli dell’operazione alla Motorizzazione di Palermo

Dietro all’operazione, come riporta l’agenzia ‘ANSA’, ci sarebbe un giro di mazzette incassate dai pubblici ufficiali che, in cambio di soldi, avrebbero chiuso un occhio sulla regolarità di centinaia di pratiche automobilistiche.

Son ben 187 i capi di imputazione, 42 gli indagati. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia.

Motorizzazione PalermoFonte foto: ANSA
Un fermo immagine del filmato sull’operazione alla Motorizzazione di Palermo.

Le precedenti indagini sulla Motorizzazione di Palermo

Dal 1996 a oggi sono state 6 le inchieste che hanno interessato la Motorizzazione di Palermo. Al centro, sempre, un giro di tangenti in cambio di favori da parte di funzionari e dipendenti.

La cosiddetta “patentopoli” coinvolse tra gli altri il direttore dell’ufficio di Palermo, Francesco Zanca, arrestato assieme a 7 funzionari dell’ufficio della motorizzazione di Agrigento e titolari di scuole guida per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, concussione e falsi in atti pubblici. Erano accusati di aver favorito, in cambio di soldi, candidati agli esami per la patente di guida.

Poi fu il turno delle revisioni facili: un’indagine della Polizia municipale di Palermo accertò una serie di reati commessi da impiegati della Motorizzazione, accusati di aver falsificato documenti automobilistici e facilitato il percorso di revisione delle automobili, sempre in cambio di mazzette. La Procura della Repubblica di Palermo emise 48 avvisi di garanzia con l’ipotesi di accusa di corruzione e abuso d’ufficio nei confronti di dipendenti dell’ufficio e di 44 persone tra autisti, commercianti, titolari di aziende di autotrasporto e di disbrigo di pratiche automobilistiche, impiegati e casalinghe che avrebbero fatto ricorso a ”procedure agevolate”.

Nel 2001 un’ulteriore indagine portò alla luce una organizzazione criminale che permetteva di ottenere illecitamente la patente a cittadini extracomunitari. Tre gli arresti e avvisi di garanzia a 6 funzionari della motorizzazione civile e a 5 titolari di scuola guida.

Nel 2009 la Polizia arrestò Antonino Nobile, funzionario della motorizzazione civile di Palermo e Pietro Catalano, titolare di una autoscuola per corruzione. La Mobile, ricorda ancora l’agenzia ‘ANSA’, riprese Nobile mentre intascava una mazzetta di 100 euro per il rilascio di un collaudo.

L’ultimo episodio nel 2011

La quinta indagine risale al 2011, anno in cui la Polizia tornò a bussare alla Motorizzazione. In quell’occasione furono 51 le persone che, a vario titolo, vennero accusate di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e falsità ideologica. Furono indagati alcuni funzionari pubblici della Motorizzazione Civile e titolari di autoscuole e di agenzie disbrigo pratiche di Palermo e provincia.

Polizia Fonte foto: iStock - abile
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