Arrestato il poliziotto e politico (FdI) contrario alla prostituzione Ivan D’Amore: gestiva un giro di escort
Arrestato nel trevigiano il 30enne Ivan D’Amore, poliziotto e politico di FdI: è indagato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione
Fermato in flagrante, mentre riscuoteva i pagamenti di un appartamento trasformato in bordello: così è stato arrestato Ivan D’Amore, 30enne poliziotto e politico di FdI che è ora indagato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Fermata insieme a lui anche una donna colombiana di 50 anni.
- L’arresto del poliziotto e politico Ivan D’Amore
- Il giro di prostituzione negli appartamenti
- L’indagine della squadra mobile
L’arresto del poliziotto e politico Ivan D’Amore
È stato arrestato nella giornata di lunedì 4 febbraio Ivan D’Amore, poliziotto 30enne dalla Squadra mobile di Treviso originario di Gaggi, paese della provincia di Messina, e residente a Preganziol, comune della provincia trevigiana, in Veneto.
Ivan D’Amore, padre di due bimbi e militante di Fratelli d’Italia, partito con il quale nel 2019 si è candidato come consigliere comunale nella lista Civica Preganziol, sostenuta appunto dal partito di Giorgia Meloni, è stato arrestato in flagranza di reato.
Treviso, città nella quale operava principalmente Ivan D’Amore, il poliziotto e politico militante di FdI arrestato insieme a una donna colombiana per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione
Il 30enne si trovava a Treviso per riscuotere il canone settimanale di uno degli appartamenti trasformati in bordelli quando è stato ammanettato dagli agenti della Squadra Molbile di Treviso. Fermata insieme a lui una donna colombiana di 50 anni, Merceby Primera Morales.
Il giro di prostituzione negli appartamenti
Il fermo dei due arrestati è stato convalidato dal gip nella giornata di ieri – venerdì 8 marzo – ed entrambi dovranno rispondere del reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Stando a quanto raccolto dagli inquirenti, come riportato da Il Gazzettino, i due avevano creato un giro di prostituzione nel capoluogo veneto, con tre appartamenti subaffittati (due a Treviso e uno a Martellago) usati come case chiuse, e 17 ragazze e persone transgender a prostituirsi, con tanto di pubblicità su siti di incontri.
L’impresa criminale messa in piedi dai due fruttavano loro cifre tra i 60 e i 70 mila euro al mese. L’indagine delle forze dell’ordine ha però subito una spinta quando D’Amore ha acquistato un biglietto per la Colombia, forse pianificando l’espatrio. Il poliziotto era già stato sospeso dal servizio attivo per altri reati.
L’indagine della squadra mobile
L’indagine sulla vicenda ha preso piede nel giugno 2023, nascendo dai sospetti che la vita agita del poliziotto aveva fatto nascere nei colleghi, anche considerando che lo stesso non percepiva lo stipendio da mesi.
L’inchiesta della squadra mobile, guidata dalla dirigente Immacolata Benvenuto, ha quindi portato alla luce un giro di prostituzione. Grazie agli appostamenti e alle telecamere nascoste piazzate dagli agenti, coordinati dal pm Davide Romanelli, gli investigatori sono infine riusciti ad arrestare i due.
Per l’avvocato di D’Amore non c’è stato però sfruttamento: “Il giudice infatti ha convalidato sì le misure, ma per favoreggiamento. Il denaro incassato riguardava il canone di affitto, non le prestazioni. Il mio assistito ha ammesso di aver subaffittato gli appartamenti per motivi economici: dopo la sospensione dal servizio aveva bisogno di soldi”. Toccherà ora alla Procura mettere in chiaro anche questo aspetto.