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Arrestato dopo aver minacciato la compagna a Mendicino: voleva accoltellarla e darle fuoco dopo una lite

Una lite stava per trasformarsi in tragedia, con un uomo pronto a dare fuoco alla ex: fondamentale l'intervento delle forze dell'ordine

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Tragedia sfiorata a Mendicino, provincia di Cosenza. Al termine di un litigio in un luogo pubblico con la compagna, un uomo ha minacciato di accoltellarla e darle fuoco. I carabinieri lo hanno fermato mentre era in possesso di un coltello, di un contenitore pieno di benzina e di un accendino.

La lite di Mendicino e le minacce

Durante giornata di oggi giovedì 8 giugno, nel piccolo comune di Mendicino, in provincia di Cosenza, alcuni passanti hanno assistito ad una lite dai toni violenti tra un uomo e una donna, in un luogo pubblico del paese.

Allarmati da quanto la discussione fosse diventata concitata, alcuni di loro hanno chiamato i carabinieri che sono intervenuti immediatamente fermando l’uomo.

Mendicino fuoco compagnaFonte foto: Tuttocittà
Il comune di Mendicino, dove è avvenuta la lite

Secondo le prime ricostruzioni, questi avrebbe minacciato di accoltellare e dare fuoco alla donna durante il litigio. Il fermato non era però un volto nuovo per gli agenti intervenuti.

Chi è l’uomo accusato di voler dare fuoco alla compagna

L’uomo coinvolto nella lite di Mendicino avrebbe infatti dovuto essere nella propria dimora. Era stato condannato in passato per alcuni reati e si trovava agli arresti domiciliari, ma stava violando la misura cautelativa.

Secondo quanto riportato sul sito dell’agenzia ‘ANSA’ avrebbe 42 anni, e la donna che stava minacciando di morte in pubblico sarebbe la sua ex compagna, dalla quale si sarebbe recentemente separato.

Le intimidazioni dell’uomo avrebbero celato intenzioni serie: i carabinieri avrebbero infatti trovato in suo possesso un coltello con una lama acuminata di 5 centimetri circa, e un contenitore da 50 centilitri contenente benzina, oltre a un accendino.

L’arresto e la carcerazione

L’intervento delle forze dell’ordine è stato tutt’altro che tranquillo. Il 42enne ha infatti opposto resistenza, con violenti spintoni, calci e pugni rivolti agli agenti accorsi sul posto.

Inevitabile quindi l’arresto dell’uomo, con le accuse di evasione, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, ma soprattutto di atti persecutori nei confronti della ex compagna, verso la quale aveva dimostrato intenzioni violente.

Fermata la sua ira, gli agenti lo hanno condotto in carcere, dove rimane in attesa del processo per direttissima che decreterà la pena che dovrà scontare per le azioni commesse contro la donna e contro gli agenti.

carabinieri-mendicino Fonte foto: 123RF
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