Arrestati 5 poliziotti per pestaggi e torture in Questura a Verona: avrebbero anche truccato i verbali
Cinque poliziotti della Questura di Verona sono finiti agli arresti domiciliari per tortura e lesioni. Gli agenti avrebbero anche truccato i verbali
Cinque poliziotti sono stati arrestati con l’accusa, a vario titolo, di tortura e lesioni. È l’esito dell’inchiesta condotta a Verona nei confronti di un ispettore e di quattro agenti della Polizia che nella mattinata del 6 giugno sono stati arrestati in applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Secondo quanto emerso, i poliziotti si sarebbero resi responsabili a vario titolo di atti di violenza nei confronti di persone sottoposte alla loro custodia. I cinque arrestati, inoltre, avrebbero anche truccato alcuni verbali.
- Le indagini durate otto mesi
- Gli atti di violenza e i verbali truccati
- Rimossi dagli incarichi anche altri colleghi
Le indagini durate otto mesi
Le indagini, avviate nell’autunno del 2022 e durate circa otto mesi, hanno fatto emergere presunti atti di tortura e di lesioni commessi all’interno della Questura di Verona dai poliziotti arrestati.
A condurre le indagini sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Verona. Il capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha rivolto un messaggio di ringraziamento alla Procura della Repubblica di Verona «per la fiducia accordata alla Polizia di Stato nel delegare alla locale Squadra Mobile le indagini riguardanti gli operatori appartenenti alla stessa Questura», ha detto in una nota.
I fatti oggetto di indagine sarebbero stati commessi, tra luglio 2022 e marzo 2023, da cinque poliziotti che – come scrive il quotidiano ‘La Repubblica’ – all’epoca dei fatti prestavano servizio al Nucleo Volanti.
Gli atti di violenza e i verbali truccati
I reati contestati a vario titolo ai cinque poliziotti finiti agli arresti domiciliari sono quelli di tortura e lesioni aggravate.
Stando a quanto emerso dalle indagini, infatti, in più occasioni i poliziotti arrestati avrebbero usato violenza contro alcune persone fermate per strada e poi condotte nella Questura di Verona per vari controlli.
Sempre secondo il quotidiano ‘La Repubblica’, inoltre, gli stessi poliziotti avrebbero truccato i verbali redatti all’esito dei controlli per scagionarsi da ogni tipo di responsabilità.
Tra i reati contestati, infatti, ci sono anche quelli di peculato, omissione di atti di ufficio e falso ideologico in atto pubblico.
Rimossi dagli incarichi anche altri colleghi
La Questura di Verona ha fatto sapere che i cinque poliziotti sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari “erano già stati trasferiti ad altri incarichi all’indomani della chiusura delle attività di indagine e quindi da alcuni mesi”.
Ma dopo i successivi accertamenti giudiziari, il questore rimosso dagli incarichi anche altro personale che, “pur non avendo preso parte a episodi di violenza – si legge nella nota della Questura -, si presume possa non aver impedito o comunque non aver denunciato i presunti abusi commessi dai colleghi“.
Sulla vicenda, il capo della Polizia Vittorio Pisani ha detto che «la levatura morale della nostra amministrazione ci consente di affrontare questo momento con la dignità e la compostezza di sempre».
A marzo, un altro caso di presunte torture ha riguardato la polizia penitenziaria. Nel carcere di Biella, infatti, 23 agenti erano stati sospesi con l’accusa di aver picchiato i detenuti.