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Arrestata la sorella di Ornella Muti: in casa la droga dello stupro

Claudia Rivelli, la sorella di Ornella Muti, è stata arrestata con l’accusa di detenzione di stupefacenti: in casa aveva flaconi di Gbl

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

È stata arrestata a Roma con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio Claudia Rivelli, la sorella di Ornella Muti. Nella sua abitazione, durante una perquisizione, sono stati rinvenuti tre flaconi di Gbl, la cosiddetta “droga dello stupro“.

L’attrice 71enne, riferisce il Corriere della Sera, è stata fermata mercoledì nella sua abitazione in via della Camilluccia. Nella giornata di giovedì è comparsa davanti al giudici, difesa dall’ex marito Paolo Leone, figlio dell’ex presidente della Repubblica Giovanni Leone.

Il giudice ha convalidato l’arresto ma ha deciso di non applicare misure cautelari, disponendo il ritorno in libertà della Rivelli. La donna andrà ora a processo, con rito ordinario: la prima udienza è stato fissata a febbraio.

A fermare Claudia Rivelli, star dei fotoromanzi degli anni Settanta, è stata la polizia aeroportuale di Fiumicino, che da tempo indaga su un traffico di Gbl proveniente dall’estero. Gli agenti stanno seguendo le tracce di un traffico di flaconi della “droga dello stupro” spediti dall’estero.

Seguendo uno di questi pacchi gli agenti sono arrivati alla Rivelli. Il pacco è stato prima consegnato presso l’abitazione della madre della Rivelli, Ilse Renate Krause, morta nell’ottobre del 2020 all’eta di 91 anni. Da quest’appartamento il giorno dopo un corriere l’ha trasportato a casa di Rivelli.

La polizia ha quindi fatto scattare la perquisizione, nel corso della quale sono stati ritrovati tre flaconi di Gbl, la sostanza nota per essere utilizzata da chi intende stordire le vittime per poi e approfittarne.

L’attrice si è difesa affermando di ignorare che il liquido fosse una sostanza stupefacente e che lei lo usava per pulire l’argenteria di casa. Agli agenti ha anche detto che uno dei flaconi lo avrebbe spedito in giornata a Londra al figlio Giovanni, che lo usa per lavare la macchina.

Sul perché il pacco sia arrivato prima a casa della madre, morta quasi un anno fa, la 71enne, riporta Il Messaggero, avrebbe detto al giudice che era stata la madre a chiedere l’ordine a suo figlio Giovanni. E che era stata lei a far conoscere alla famiglia le proprietà di questa sostanza per la pulizia.

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