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Approvato il Decreto Superbonus che passa dal 110% al 70%: come ottenerlo e cosa cambia con la nuova legge

Decreto Superbonus, tutto quello che c'è da sapere: cosa cambia e quali requisiti bisogna avere per ottenerlo

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Semaforo verde definitivo dall’Aula del Senato al Decreto Superbonus, approvato a fine anno dal Consiglio dei Ministri. Si è deciso di salvare i lavori col 110% certificati entro il 31 dicembre 2023. Previsto, poi, un aiuto per i redditi bassi, limitando gli interventi con il bonus barriere architettoniche per evitarne l’uso improprio.

Superbonus 110, più tempo per le comunicazioni

Nel frattempo si è deciso di concedere venti giorni di tempo in più ai cittadini e alle imprese che stanno usufruendo degli incentivi in edilizia – dal Superbonus alle altre agevolazioni per ristrutturare gli immobili all’insegna dell’efficientamento energetico e per la protezione antisismica – per inviare le comunicazioni relative allo sconto in fattura e alla cessione del credito in merito ai costi sostenuti nel 2023.

Si va verso lo slittamento del termine del 16 marzo, grazie a un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.

Decreto Superbonus, tutto quello che c'è da sapere: cosa cambia e quali requisiti bisogna avere per ottenerloFonte foto: ANSA

Operai al lavoro

La conferma del ministro Giorgetti

A dare la notizia è stato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Elbano De Nuccio, dopo aver ricevuto “conferme” dal ministro e dal viceministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo in merito alle “richieste della nostra categoria” di rinviare la scadenza che, “presumibilmente”, sarà fissata nella giornata del “4 aprile” prossimo.

Una novità che arriva mentre il decreto sul Superbonus, con le ultime norme, è alle ultime battute dell’esame in Senato per esser approvato definitivamente senza modifiche.

L’agevolazione al 110% rimane solo per chi ha optato per sconto in fattura o cessione del credito sui lavori certificati entro dicembre 2023.

Per tutti gli altri lavori dal 1° gennaio 2024 la detrazione scende al 70%.

Decreto Superbonus, tutte le novità a partire dal 2024

Nel dettaglio, il decreto prevede una maggiore tutela per consentire la conclusione dei lavori ai cittadini meno abbienti: possono chiudere i cantieri con il 110% se hanno raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60% al 31 dicembre 2023 con uno specifico contributo se hanno redditi inferiori a 15 mila euro.

Il contributo sarà concesso per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024. Per chi non è riuscito a finire i lavori necessari per l’agevolazione al 110% entro la fine del 2023, la legge prevede una sanatoria: non sarà necessario restituire le somme già erogate.

Il testo inoltre restringe ulteriormente le deroghe al divieto di cessione del credito nelle ipotesi di demolizione e ricostruzione di edifici.

Stabilito anche l’obbligo di assicurazione contro il rischio sismico per i contribuenti che abbiano sfruttato il Superbonus per interventi nei Comuni colpiti da eventi sismici accaduti dall’1 aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Messi nero su bianco anche nuovi limiti per usufruire del bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche: fino al 2025 viene riconosciuta una detrazione Irpef del 75% sulle spese sostenute per la rimozione di ostacoli alla mobilità negli edifici, anche in assenza di disabili.

Le spese ammesse sono solo per gli interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Esclusi quindi, ad esempio, infissi e lavori sui servizi igienici.

decreto-superbonus-legge-cosa-cambia Fonte foto: ANSA
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