Anziana sventa la truffa dei finti carabinieri e coglie in flagrante i malviventi. Due arrestati a Siena
Sono stati arrestati in flagranza di reato mentre tentavano di raggirare un’anziana di Siena con la truffa dei finti carabinieri
Si tratta della truffa dei finti carabinieri e dell’incidente stradale, registratasi a Siena sempre più spesso negli ultimi mesi. Stavolta, però, la trappola non ha funzionato. Un’anziana di Monteriggioni ha subodorato l’inganno e, allertando le vere forze dell’ordine, ha fatto sì che i due truffatori venissero arrestati per tentata estorsione aggravata.
- Un’anziana di Monteriggioni svela il raggiro
- Arrestati due malviventi
- Che cos’è la truffa dei carabinieri
Un’anziana di Monteriggioni svela il raggiro
Nel pomeriggio di giovedì 3 ottobre, una donna anziana residente a Monteriggioni, in provincia di Siena, ha ricevuto una chiamata dai “carabinieri”.
Alla donna, da colui che si era presentato come un maresciallo, è stato comunicato che il figlio era stato coinvolto in un grave incidente stradale. Per rilasciare l’uomo, affermava il maresciallo, era necessario pagare il prima possibile una cauzione pari a 12mila euro.
Nonostante la paura, la donna ha reagito con lucidità e prima di versare il denaro ha contattato la centrale operativa dei carabinieri, cercando conferma dell’incidente e chiedendo chiarimenti sulla richiesta.
Arrestati due malviventi
Allertati dalla chiamata dell’anziana, gli agenti della centrale operativa di Poggibonsi hanno repentinamente inviato una pattuglia a casa della donna.
Qui, è stata colta in flagranza di reato una giovane di 23 anni, arrivata nell’appartamento per ritirare il denaro e i gioielli richiesti per il “rilascio del figlio”.
Gli agenti hanno anche intercettato il complice della ragazza, un 18enne che la attendeva in strada al volante di un’auto presa a noleggio.
Entrambi i truffatori, residenti a Napoli, sono stati fermati e portati in caserma con l’accusa di tentata estorsione aggravata in concorso.
Che cos’è la truffa dei carabinieri
La truffa dei carabinieri è sempre più frequente in tutta Italia e prende come vittima soprattutto i più anziani. Il modus operandi è sempre lo stesso.
In casa arriva la telefonata di un finto avvocato o maresciallo, comunicando che un congiunto ha causato un grave incidente e si trova trattenuto in caserma.
Affinché il parente venga rilasciato, è necessario pagare un’ingente somma di denaro, da ritirarsi in contanti (o sotto forma di beni di valore) direttamente a casa della vittima.
Per rendere il tutto più credibile, qualche minuto dopo arriva una seconda chiamata, stavolta al cellulare, che riconferma il finto incidente e la richiesta di riscatto, avvisando dell’arrivo imminente di un collaboratore incaricato di ritirare il denaro.