Antonella Viola sotto scorta, immunologa minacciata dai no vax: perché ha ricevuto un proiettile in una busta
Antonella Viola, immunologa, ha ricevuto un proiettile in una busta ed è finita sotto scorta: in un'intervista ha spiegato il motivo delle minacce
Dopo le minacce no vax e la scorta, Antonella Viola, direttrice dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza di Padova, nonché immunologa e professoressa universitaria di Patologia generale, ha rilasciato un’intervista in cui ha affermato che, se potesse tornare indietro, di fatto non si auto-censurerebbe. Andrebbe ancora una volta in televisione a sponsorizzare i vaccini per i bambini, a prescindere dal rischio di essere minacciata dai no vax: una settimana fa ha ricevuto un proiettile in una busta.
Antonella Viola sotto scorta: minacce no vax
Antonella Viola, in un’intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato che le minacce no vax non l’hanno fatta recriminare sulle scelte fatte.
Se potesse tornare indietro, infatti, l’immunologa si comporterebbe allo stesso modo: “Non andrò mai in televisione a dire che i bambini non vanno vaccinati perché metterei a rischio le loro vite e per me è inaccettabile. Non saranno certo le minacce a farmi cambiare idea”, ha detto la donna, sotto scorta da una settimana.
Antonella Viola sotto scorta, quanto durerà la protezione
La Viola, una settimana fa, ha ricevuto una la lettera minatoria insieme a un proiettile per essersi spesa a favore del vaccino ai bambini.
L’immunologa Antonella Viola
Al momento è seguita da due carabinieri ovunque vada, con una volante della polizia che controlla la zona in cui abita: “Essere sempre accompagnata impatterebbe sulla vita di chiunque. Sulla mia che ero molto abituata a star sola, a fare lunghe camminate sull’argine, oppure sport, shopping, andare al lavoro da sola… insomma: è tutto molto strano”.
Poi il racconto di quando ha ricevuto la lettera: “Sono scesa dall’aereo e con la mia famiglia ci siamo separati lì, loro facevano il percorso normale, io sono salita in macchina con i carabinieri. È stato un momento brutto, nonostante la loro gentilezza. Uno dei primi giorni ho chiesto: ditemi i vostri orari e mi adatto. E loro: ma professoressa è lei che deve dirci i suoi! Io però non me la sento di tenerli impegnati facendo la vita di prima”.
Per questo motivo la Viola ha deciso di cambiare delle abitudini, come per esempio “staccare prima e andare a casa. Anche loro devono tornare dalle loro famiglie e mi dispiace fargli fare tardi. Pensi che sabato sono rimasta chiusa in casa tutto il giorno. In condizioni normali avrei fatto una passeggiata in centro di pomeriggio, magari un aperitivo e poi da qualche parte a cena. Ma non me la sento proprio di far passare una giornata così anche a loro”.
La protezione della scorta durerà almeno 3 mesi, dopodiché si rivaluterà la situazione: “Non sento addosso nessuna ansia, ma non posso negare di aver modificato un po’ il mio atteggiamento essendo attenta al loro”.
Antonella Viola minacciata, le scrive una signora no vax
Antonella Viola ha poi aggiunto che “è vero che ci sono i no vax, ma non vanno confusi con i violenti. L’altro giorno mi ha scritto una signora no vax per dirmi, in tono molto garbato, che le dispiace per le mie limitazioni ma che anche lei si sente limitata nella sua libertà e che ha paura perché gli scienziati sono umani e possono sbagliare”.
“Le ho risposto che quel poco di libertà che lei ha dipende dal fatto che tante altre persone si sono vaccinate. E le ho detto di fidarsi di noi – ha concluso la Viola – come si fida del conducente del treno che prende o dell’ingegnere che ha costruito la sua casa”.