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Antitrust avvia istruttoria nei confronti di Vittorio Sgarbi dopo la segnalazione di Sangiuliano

L’Antitrust avvia un’istruttoria contro Vittorio Sgarbi per possibile conflitto d’interessi

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Si muove l’Antitrust per il caso del presunto conflitto di interessi di Vittorio Sgarbi, finito nell’occhio del ciclone per le sue attività a pagamento nell’ambito di conferenze e presentazioni di mostre, che sarebbero incompatibili con l’attività di governo. Il Garante della concorrenza ha avviato una istruttoria nei confronti del sottosegretario alla Cultura.

Antitrust avvia istruttoria nei confronti di Vittorio Sgarbi

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, per “possibili condotte illecite in violazione di quanto previsto dalla legge in materia di attività incompatibili con la titolarità di una carica di governo”.

Lo ha annunciato nella giornata di martedì 31 ottobre la stessa Antitrust, spiegando che il procedimento è stato avviato dopo la segnalazione inviata dal ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano.

Sgarbi: “È diritto d’autore”

“L’Antitrust è il mio ‘cda’, deve valutare il mio diritto d’autore“. Così Sgarbi commenta all’Adnkronos la notizia dell’istruttoria avviata dall’Antitrust, sostenendo di essere “assolutamente tranquillo.

“Tutti i diritti teatrali – spiega – sono garantiti all’interno del diritto d’autore, perché qualunque spettacolo che ho fatto è legato a quello che ho scritto”.

“Sangiuliano? Non l’ho sentito e non intendo sentirlo. Per il resto attendo sereno il giudizio dell’Antitrust”, ha detto Sgarbi.

Antitrust avvia istruttoria nei confronti di Vittorio Sgarbi dopo la segnalazione di SangiulianoFonte foto: ANSA

Le accuse

A sollevare il caso è stato un articolo del Fatto Quotidiano secondo Sgarbi avrebbe incassato 300 mila euro per consulenze, mostre e partecipazioni a eventi. Un giro gestito da due società a lui vicine, amministrate dalla sua compagna e dal suo addetto stampa.

Secondo le accuse, queste attività non potrebbero essere svolte da chi ricopre incarichi di governo, per possibili conflitti di interesse.

Dopo l’articolo si sono succedute una serie di polemiche e smentite, con il sottosegretario che aveva bollato come “falsa” l’intervista rilasciata da Sangiuliano, raccontando di una telefonata distensiva tra i due; telefonata a sua volta smentita dallo stesso ministro.

L’istruttoria

L’Antitrust dovrà ora esaminare e verificare “gli effetti dell’azione del titolare di cariche di governo con riguardo alla eventuale incidenza specifica e preferenziale sul suo personale patrimonio, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società da essi controllate”.

Dalle prime evidenze, si legge nel provvedimento del Garante, “emergono elementi dai quali si evince che le attività sopra richiamate siano state effettivamente prestate” e “che le attività oggetto di segnalazione, se confermate, appaiono connesse con la carica di governo, nonché svolte in maniera né marginale, né occasionale“.

Il procedimento di istruttoria nei confronti di Sgarbi dovrà concludersi entro il 15 febbraio 2024.

sgarbi-antitrust Fonte foto: ANSA
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