Anonymous fa scacco a Putin: svelati dossier e mappe strategiche, invasione Ucraina approvata il 18 gennaio
Il collettivo Anonymous svela i piani di Putin divulgando documenti segreti: "L'approvazione all'invasione decisa il 18 gennaio"
Il conflitto tra Russia e Ucraina si combatte su tutti i fronti: non solo missili, bombe e carri armati, ma anche attacchi su cyber. Il collettivo di hacker Anonymous si è schierato dalla parte di Kiev e ha già messo a segno diversi colpi contro Mosca. Nei giorni scorsi ha mandato in tilt siti governativi e portali web nevralgici per il Cremlino. Nelle ultime ora pare che abbia compiuto un’altra impresa, forse la più importante da quando è iniziata la guerra.
Anonymous svela i piani segreti della Russia: cosa è emerso dai documenti trafugati dagli hacker
In particolare, Anonymous ha confermato che l’invasione dell’Ucraina è stata premeditata e congegnata a lungo da Putin, con piani di guerra pronti da giorni. Opportuno sottolineare che le rivelazioni del collettivo di hacker sono ancora da verificare, ma se dovessero trovare conferma sarebbero un ulteriore tassello che va ad aggiungersi alla scoperta di come abbia potuto scoppiare una guerra nel 2022 nel cuore dell’Europa.
Anonymous, tramite i propri canali social, ha rivelato che sarebbe entrato in possesso di documenti ufficiali sottratti alle forze armate russe. Stando a quanto emerso, l’attacco all’Ucraina sarebbe stato approvato circa un mese e mezzo fa, il 18 gennaio. Il piano iniziale di Putin aveva messo in conto un lasso temporale di guerra lungo al massimo un paio di settimane, dal 20 febbraio al 6 marzo (l’invasione è poi cominciata il 24 febbraio).
Gli hacker hanno inoltre condiviso mappe e dossier strategici, con tanto di foto dettagliate (si ribadisce che l’attendibilità della fonte resta da provare). L’analista di sicurezza Michael Horowitz è sicuro che i documenti provengano dal ministero della Difesa di Kiev e quindi, secondo lui, autentici.
Anonymous e la minaccia a Putin: “I tuoi segreti potrebbero non essere più al sicuro”
“I tuoi segreti potrebbero non essere più al sicuro e molte infrastrutture del tuo governo potrebbero essere compromesse”. Questo il messaggio minaccioso che Anonymous ha recapitato a Putin nei giorni scorsi, dopo la condanna del suo operato in riferimento all’invasione dell’Ucraina.
Un’immagine di Vladimir Putin
Nel frattempo l’Ucraina continua a resistere. Se Putin pensava di impadronirsi del Paese con una guerra lampo, in questi giorni si sta ricredendo. L’esercito ucraino, spalleggiato da migliaia di cittadini che a loro volta hanno imbracciato le armi, non ha alcuna intenzione di arrendersi per ora. Intanto l’Occidente sta provvedendo a rifornire di armi la resistenza di Kiev e a mettere all’angolo economicamente Putin.