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Animalisti davanti al Tar di Trento per l'orsa JJ4 che ha ucciso Andrea Papi: quando è prevista la sentenza

Manifestazione pacifica giovedì 25 maggio da parte degli animalisti davanti alla sede del Tar di Trento. Attesa la sentenza sull'abbattimento di JJ4

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Gli attivisti sono tornati in piazza per salvaguardare la vita dell’orsa Jj4. Nella mattinata di giovedì 25 maggio, molte associazioni animaliste sono scese in piazza Venezia, nei pressi della sede del Tar di Trento. Obiettivo della manifestazione è quello di chiedere la liberazione dell’orsa, giudicata responsabile dell’uccisione del runner Andrea Papi.

L’ordinanza del Presidente Maurizio Fugatti

Il presidente del Trentino Alto Adige, Maurizio Fugatti, ha firmato un’ordinanza per la soppressione dell’esemplare, ritenuto responsabile della tragica fine del runner nei boschi del Trentino.

La manifestazione è stata pacifica, ma molto partecipata, con slogan e striscioni per chiedere la giustizia per l’orsa. Tra le richieste degli animalisti vi sono la sospensione dell’ordinanza, la liberazione dell’orsa e le dimissioni immediate di Fugatti e dell’assessore alla caccia e pesca, Giulia Zanotelli.


Diverse associazioni animaliste contestano l’ordinanza di abbattimento del Governatore Maurizio Fugatti

La zona presidiata da agenti in tenuta antisommossa

La zona intorno al tribunale amministrativo è stata presidiata dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, mentre l’accesso al tribunale stesso è stato interdetto.

La decisione in merito al destino di Jj4 potrebbe arrivare in giornata. La camera di consiglio collegiale che deciderà il destino dell’orsa, infatti, è in corso al Tar di Trento.

I dubbi sulla responsabilità dell’orsa

Nonostante le indagini, molti animalisti non credono che l’orsa sia effettivamente colpevole dell’uccisione del runner e chiedono una revisione del caso.

La posizione è figlia di quanto emerge dalla perizia veterinaria forense richiesta dalla Lega Antivivisezionista (LEAL), che potrebbe scagionare l’animale. Secondo la LEAL, le caratteristiche dell’animale accusato non sarebbero in linea con quelle dell’orso che ha ucciso Papi.

In particolare, sono state riscontrate lesioni identificabili come “penetrazione di coppia di canini” caratterizzate da una distanza tipica dei denti di un orso maschio adulto.

Ad attaccare Andrea Papi un orso maschio?

Secondo la LEAL, questo dimostrerebbe che l’orso non aveva attaccato Papi per attività predatoria e che l’attacco non era finalizzato all’eliminazione dell’avversario.

La perizia ha spinto la Lega a continuare nella sua battaglia contro l’abbattimento e le decisioni del Governatore Fugatti, invitato a dimettersi anche in virtù delle sue contestate affermazioni a proposito della gestione della fauna locale.

La LEAL ha quindi presentato il proprio ricorso contro l’ordinanza di abbattimento, depositando la perizia al TAR. La Lega ha dichiarato di volersi battere con maggior forza per impedire che ordinanze di abbattimento illegittime e illogiche continuino a mietere vittime innocenti.

Fonte foto: ANSA

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