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Angela Carini contro Imane Khelif, Vladimir Luxuria difende la pugile algerina: "Non è l'incredibile Hulk"

Vladimir Luxuria prende le difese di Imane Khelif dopo il ritiro di Angela Carini e critica i politici

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Polverone sulle Olimpiadi di Parigi dopo l’incontro di pugilato tra l’azzurra Angela Carini e l’algerina Imane Khelif, che ha visto la prima ritirarsi dopo soli 46 secondi. Ufficialmente, secondo la versione della stessa Carini, la bandiera bianca è stata alzata per il timore di farsi del male sotto i colpi dell’avversaria. Vladimir Luxuria, conduttrice ed ex parlamentare, è intervenuta sulla vicenda, parlando ai microfoni di La Presse.

Vladimir Luxuria difende Imane Khelif

“Le parole di Angela sgombrano il campo da tutte le polemiche strumentali che ci sono state inizialmente”. Così Luxuria.

“Lei – ha aggiunto l’ex parlamentare – non ha raccolto le strumentalizzazioni perché ha accettato le regole del Cio e il fatto che i parametri della gara sono stati rispettati. Questa è la dimostrazione che la gara andava fatta. Certi politici mancano di senso del rispetto altrui e anche di sportività. Mi dispiace comunque, solo polemiche e nessuno spettacolo”.

Angela Carini contro Imane Khelif ring
Un’immagine del match tra Angela Carini e Imane Khelif

“Il colpo subito e il ritiro? Credo che Angela – ha spiegato sempre Luxuria – avrà giudicato più decoroso ritirarsi piuttosto che finire al tappeto avendo capito la forza della sua avversaria, una forza dovuta non all’essere nato maschio come invece ho letto, tesi destituita di qualsiasi fondamento”.

E ancora: “L’algerina non è una pugile imbattibile, ha perso cinque volte. Quindi non è l’Incredibile Hulk. La forza, la rabbia di questo pugno per dimostrare la sua bravura credo sia stata spinta e fomentata da tutte queste polemiche. Immagina una donna che da tre giorni le viene chiesto cosa ha in mezzo alle gambe”.

“Una certa frustrazione e umiliazione credo abbia contribuito a dare un pugno di sfogo e di rabbia così forte. Tutte le persone che hanno alimentato le polemiche sono responsabili di quanto è successo”, ha concluso Luxuria.

Salvini e Meloni: “Incontro non ad armi pari”

Di opinione totalmente differente Matteo Salvini che, tramite un tweet, si è espresso sulla vicenda affermando che si è assistito a “una scena davvero poco olimpica”. “Vergogna a quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari. Se ne sono accorti tutti in Italia e nel mondo, tranne i distratti commentatori della Rai”, ha concluso il leader della Lega.

Anche la premier Giorgia Meloni ha detto la sua. Al pari di Salvini crede che il match non si sia disputato ad “armi pari”.

Le dichiarazioni di Angela Carini dopo il match olimpico

“Non sono nessuno per giudicare e non ho nulla contro la mia avversaria. Avevo un compito e l’ho eseguito anche se non ce l’ha fatta. Tutto quello che è accaduto prima dell’incontro non ha influito assolutamente”. Così l’azzurra subito dopo il match.

E ancora: “Ho sempre combattuto come una guerriera ma anche i guerrieri a volte si arrendono. Quando la battaglia è persa conficcano la spada nella terra, con onore. Ed è quello che ho fatto io. Non mi sono arresa, ho solo detto a me stessa che non era il mio momento. Devo accettarlo e andare avanti. Non mi fa paura nulla dopo la morte di mio padre e se è andata così è perché Dio e mio padre hanno voluto così in questo ultimo chilometro”.

“Sono salita sul ring e ho provato a combattere. Volevo vincere. Ho ricevuto due colpi sul naso e non respiravo più, mi ha fatto malissimo, sono andata dal maestro Renzini e con maturità e coraggio ho detto basta”, ha concluso Angela Carini.

Angela Carini contro l'intersex Imane Khelif, La Russa e Meloni a Salvini e Roccella: polemiche dopo il ritiro Fonte foto: ANSA
Angela Carini contro l'intersex Imane Khelif, La Russa e Meloni a Salvini e Roccella: polemiche dopo il ritiro
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