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Andrea Giambruno si difende dopo le polemiche: "Non ho giustificato uno stupro. Scuse? Se avessi sbagliato..."

Andrea Giambruno si difende dagli attacchi di politici e colleghi dopo le parole sugli stupri e chiarisce: "Non ho sbagliato"

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

All’indomani del polverone che si è alzato dopo le sue dichiarazioni a Diario del Giorno, in onda su Rete4, Andrea Giambruno replica alle accuse e alle polemiche legate alle sue parole. L’anchorman, compagno di Giorgia Meloni, intervistato dal Corriere della Sera, ha tenuto a precisare: “Non ho mai detto che la ragazza se l’è cercata”.

La difesa dagli attacchi

In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, il giornalista e conduttore si è difeso dalle accuse mosse da colleghi e politici che gli hanno puntato il dito contro tanto da chiedere l’immediato allontanamento. Parole che di certo non sono state ben accolte, ma che potrebbero essere state fraintese.

“Questi virgolettati sono usciti su un giornale e poi dappertutto, ma sono diffamazione pura. Ho premesso che era un atto abominevole compiuto da bestie, mi sono permesso di dire ai giovani, a ragazzi e ragazze senza distinzioni di genere, di non uscire apposta per ubriacarsi e drogarsi, mi sono raccomandato di fare attenzione perché, purtroppo, il malintenzionato lo trovi” ha spiegato.

Poi ha aggiunto: “Non ho detto che gli uomini sono legittimati a stuprare le donne ubriache. Invece, certi politici vanno dietro a un titolo falso, chiedono la mia sospensione, ma per cosa?”.

“Se avessi sbagliato avrei chiesto scusa”

Giambruno, poi, ha sottolineato che nessuno gli dirà mai cosa deve o non deve dire: “Non faccio l’educatore, ma il divulgatore. Meloni deve prendere le distanze dall’idea di un giornalista? Non si è mai permessa di dirmi cosa dire”.

E a proposito delle polemiche, il conduttore ha continuato a sostenere di non aver sbagliato con le sue dichiarazioni, perché il messaggio che voleva far passare ai giovani era quello di non drogarsi: “Se avessi detto qualcosa di sbagliato, avrei chiesto scusa, ma non è così e non esisterà mai un giorno in cui sarà un politico o un collega a dirmi che devo dire”.

“Piuttosto, dico io, attaccatemi perché dico cose ovvie, banali: che a luglio fa caldo o che è meglio non drogarsi” ha aggiunto.

Stop all’argomento in tv

Una polemica che, anche dopo la dura replica di Enrico Mentana sui social, non ha fatto altro che amplificare il rumore attorno agli stupri delle ultime settimane. E a proposito del messaggio della 19enne violentata a Palermo, che sui social ha scritto di essere “portata alla morte” dagli haters, Giambruno ha preso posizione.

“Una ragazza che scrive questo è lacerata dentro, con i miei collaboratori abbiamo deciso che di questa storia non parleremo più: il silenzio è l’unico modo per aiutarla a superare il trauma” le parole di Giambruno.

Fonte foto: ANSA

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