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Andrea Costantino in carcere per 15 mesi tra torture e minacce dell'Isis: il racconto dell'imprenditore

L'imprenditore Andrea Costantino racconta l'inferno dei 15 mesi passati in un carcere di massima sicurezza ad Abu Dhabi

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È rientrato in Italia dopo 21 mesi, 15 dei quali trascorsi in carcere con l’accusa di finanziamento del terrorismo in Yemen. Ora l’imprenditore milanese Andrea Costantino racconta l’inferno vissuto nel carcere di Abu Dhabi, tra torture e minacce di miliziani dell’Isis.

Il racconto di Andrea Costantino

Arrestato negli Emirati Arabi con l’accusa di finanziare il terrorismo in Yemen, il trader milanese Andrea Costantino ha passato 15 mesi rinchiuso nel carcere di Al Wathba, ad Abu Dhabi.

Oltre un anno in regime di carcere duro nel blocco dove vengono detenuti i terroristi. Un inferno, “14 detenuti in 16 metri quadri“, come ha raccontato Costantino in una intervista al Corriere della Sera.

Le torture e le minacce dei miliziani dell’Isis

Una prigionia vissuta tra pestaggi, sevizie e torture. Una volta, ricorda l’imprenditore, come punizione per aver fatto lo sciopero della fame lo hanno lasciato per 12 ore sotto il sole, con i piedi incatenati.

In un’altra occasione lo hanno ammanettato, bendato, al pianale di un blindato, “mentre loro si divertivano a frenare, sbandare, accelerare”.

Oltre a tutto ciò Costantino ha dovuto subito anche le aggressioni e le minacce di morte di altri detenuti, in particolare di terroristi dell’Isis. Il 50enne racconta di essere stato aggredito da due miliziani dello Stato Islamico che lo volevano morto solo in quanto cristiano, e di essere stato salvato dall’intervento di altri detenuti.

Andrea Costantino in carcere per 15 mesi tra torture e minacce dell'Isis: il racconto dell'imprenditore

Le accuse e la liberazione

Andrea Costantino commerciava prodotti petroliferi negli Emirati Arabi. È stato arrestato nel marzo 2021 con l’accusa di aver favorito il terrorismo per due carichi di gasolio venduti allo Yemen e “autorizzati dagli stessi Emirati”, come spiega lo stesso trader.

Il tutto nel contesto della guerra civile in Yemen, dove si combatte una sorte di guerra per procura tra l’Arabia Saudita e i suoi alleati e l’Iran. Costantino è uscito dal carcere nel maggio 2022 e condannato da un tribunale emiratino ad pena pecuniaria di 540 mila euro.

“Al cambio di governo in Italia gli Emirati Arabi hanno concesso uno sconto del 50% della pena pecuniaria. Rimanevano così 270 mila euro da pagare”, spiega il 50enne milanese. Lo Stato italiano ha anticipato la somma che lui si è impegnato a restituire ed è così potuto rientrare in Italia.

Chi è Andrea Costantino

L’imprenditore italiano Andrea Costantino è nato a Milano il 14 settembre del 1972. Come ricorda l’agenzia ‘Adnkronos’, Costantino è stato arrestato con l’accusa di finanziamento del terrorismo in Yemen il 21 marzo scorso in un hotel di Dubai, dove soggiornava assieme alla sua famiglia, dopo essere ritornato negli Emirati Arabi Uniti per rinnovare il visto di residenza in scadenza.

Dopo essere stato rilasciato dal carcere di massima sicurezza di Al Wathba a maggio, grazie alla mediazione della diplomazia italiana, il trader ha vissuto per sei mesi in una dependance dell’ambasciata italiana perché le autorità degli Emirati Arabi Uniti gli avevano confiscato il passaporto, impedendogli in questo modo di lasciare il Paese.

costantino Fonte foto: ANSA
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