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Andrea Cassarà condannato per tentata interferenza illecita, l'accusa nel caso del video alle atlete in doccia

L'ex atleta olimpico Andrea Cassarà è stato condannato in primo grado per aver filmato due atlete minorenni sotto la doccia

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Il campione olimpico di scherma Andrea Cassarà è stato condannato in primo grado per tentata interferenza illecita in vita privata. Avrebbe cercato di filmare due atlete sedicenni mentre erano sotto la doccia. Lui nega ogni accusa e ha ancora la possibilità di fare appello.

La condanna di Andrea Cassarà

Il giudice per l’udienza preliminare di Brescia Andrea Guerrero ha condannato Andrea Cassarà, campione olimpico di fioretto individuale (Atene 2004) e a squadre (Londra 2012) a 1 anno e 4 mesi di carcere per aver filmato due atlete di 16 anni mentre si facevano la doccia in uno spogliatoio.

Il gup ha però riqualificato il reato di cui Cassarà era accusato inizialmente, ossia creazione di materiale pedopornografico, in tentata interferenza illecita in vita privata, perché l’ex schermidore, ora allenatore, non poteva sapere che le due ragazze non fossero maggiorenni.

andrea cassarà condannatoFonte foto: ANSA
Andrea Cassarà

Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Decisiva nella condanna l’analisi dello smartphone di Cassarà, che pur non presentando alcun materiale pedopornografico al suo interno, aveva tracce di file cancellati compatibili per orario e luogo di creazione con il racconto delle due ragazze.

Le accuse delle due ragazze

Nell’autunno del 2023, a poche settimane di distanza, due ragazze hanno denunciato Cassarà per averle filmate mentre si facevano la doccia negli spogliatoi del centro sportivo San Filippo di Brescia.

L’allenatore si sarebbe introdotto all’interno dello spogliatoio femminile e si sarebbe avvicinato alle docce con lo smartphone in mano. Soltanto una delle due ragazze si sarebbe accorta di quello che stava accadendo.

Le motivazioni della sentenza arriveranno tra 60 giorni. Solo allora Cassarà avrà la possibilità di presentare ricorso per ottenere un risultato diverso: l’ex atleta olimpico si proclama infatti estraneo.

Cassarà nega tutto

“Nego fermamente le accuse che mi vengono contestate dalla Procura di Brescia e confido che verrà al più presto accertata la mia estraneità ai fatti. Mi difenderò in tutte le sedi” aveva anticipato alla fine delle indagini Cassarà.

Non ho mai posto in essere la condotta che mi viene contestata, tanto che le indagini tecniche dell’accusa hanno accertato che nel mio telefono non fosse presente alcun file pedopornografico” ha sottolineato l’ex atleta.

Il giudice ha escluso che Cassarà potesse essere interessato alla produzione di materiale pedopornografico, non conoscendo la vera età delle atlete.

cassara-brescia Fonte foto: ANSA
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