Ancora una gaffe per Sangiuliano: Napoli celebra 2.500 anni di storia, per il ministro della Cultura sono 250
Nuova gaffe per il ministro della Cultura Sangiuliano, il post sui social sui "due secoli e mezzo" di Napoli
Ancora una gaffe per il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l’ultimo di una lunga serie. Questa volta si tratta di uno svarione sui social sulla storia di Napoli, poi cancellato e corretto. L’ex direttore del Tg2, napoletano peraltro, ha ridotto la storia di Napoli a 2 secoli e mezzo, ovvero a 250 anni, invece di 2.500.
- Gaffe social di Sangiuliano: "I due secoli e mezzo di Napoli"
- I 2.500 anni di Napoli
- Errore del social media manager
- Ma c'è chi protesta
Gaffe social di Sangiuliano: “I due secoli e mezzo di Napoli”
Nella giornata di mercoledì 7 agosto, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha postato sulla sua pagina Instagram ufficiale l’annuncio della costituzione di un comitato nazionale per celebrare i 2.500 anni di storia di Napoli.
Sbagliando però i conti. Nella grafica della card si legge infatti “Il Consiglio dei ministri vara il comitato per celebrare due secoli e mezzo di Napoli”.
Due secoli e mezzo, ovvero 250 anni: come se Napoli fosse stata fondata nel Settecento e non oltre due millenni prima.
Il post è poi stato cancellato e ripubblicato nella versione corretta, “2.500 anni di Napoli”.
Ma il web non perdona: il clamoroso errore è stato subito notato da diversi utenti e ha fatto rapidamente il giro dei social, provocando numerosi commenti e battute.
I 2.500 anni di Napoli
La notizia data da Sangiuliano riguarda la nascita, varata dal governo con il decreto Omnibus, di un comitato per celebrare i 2.500 anni di storia della città di Napoli.
“Neapolis 2500”, questo il nome del comitato, avrà il compito di studiare e avviare progetti per celebrare i 2.500 anni dalla fondazione di Napoli, ricorrenza che cade nel 2025.
L’antica città di Neapolis venne fondata dai Cumani (Cuma era una colonia greca risalente a circa due secoli prima) nel 475 a.C.
Sangiuliano spiega che il comitato avrà il fine di “celebrare la storia, la cultura e l’arte della città di Napoli e il suo contributo allo sviluppo del patrimonio storico e artistico della Nazione, nonché alla formazione dell’identità italiana”.
Errore del social media manager
In seguito il ministro Gennaro Sangiuliano ha attribuito l’errore al suo social media manager, annunciando di aver accettato le sue dimissioni.
Così il ministro su X: “L’errore sul profilo Instagram relativo alla nascita del Comitato nazionale ‘Neapolis 2500’ evidentemente è del mio social media manager. Per questo ho accettato le sue dimissioni“.
Ma c’è chi protesta
La colpa dell’errore attribuito al social media manager e le successive dimissioni hanno scatenato diverse reazioni, a partire da Riccardo Pirrone, presidente dell’Associazione Nazionale Social Media Manager.
Pirrone su social ha commentato l’annuncio di Sangiuliano definendo “offensivo scaricare la colpa pubblicamente e unicamente per un errore del genere e per questo addirittura farlo dimettere”.
“Questa cosa è assurda. Non è possibile – ha aggiunto Pirrone – che ogni volta che c’è un problema sia sempre e solo colpa dei SMM e questa volta addirittura vengono accettate delle dimissioni dovute ad un errore del genere. Il social media manager è un professionista e come tale deve essere trattato”.