Analisi dell'Oms sulla malattia misteriosa in Congo, il numero dei casi e dei morti per la patologia
In Congo ci sono stati oltre mille casi di infezione e 60 morti legati a una malattia misteriosa su cui l'Oms sta indagando tramite un team di risposta rapida
L’Organizzazione mondiale della Sanità sta cercando di capire cosa potrebbe esserci dietro la malattia misteriosa che ha superato i 1.000 casi e ucciso almeno 60 persone in Congo. “Dall’inizio del 2025, una serie di malattie e decessi comunitari hanno colpito la provincia dell’Equatore”, ha fatto sapere l’Oms, che tenta di fare il punto di quanto accade nel Paese africano.
- Il report dell'Oms sulla malattia misteriosa in Congo
- Epidemia legata a un pipistrello
- Epidemie e cause sconosciute
- Sorveglianza e analisi da parte dell'Oms
Il report dell’Oms sulla malattia misteriosa in Congo
Secondo il report dell’Oms, “l’aumento della sorveglianza della malattia ha identificato un totale di 1.096 malati e 60 decessi a Basankusu e Bolomba che rientrano in un ampio scenario clinico che comprende febbre, mal di testa, brividi, sudorazione, torcicollo, dolori muscolari, dolori articolari multipli e dolori muscolari, naso che cola o sanguinamento dal naso, tosse, vomito e diarrea”.
In Congo sono in corso numerose crisi ed epidemie concomitanti, che rischiano di portare al collasso il sistema sanitario nazionale, oltre che di stremare la popolazione. L’Oms ha rilevato diversi casi di malaria nella zona nord-occidentale del Paese.
Fonte foto: ANSA
In Congo sono stati riscontrati anche diversi casi di malaria
Epidemia legata a un pipistrello
L’epidemia è iniziata nel villaggio di Boloko dopo che tre bambini hanno mangiato un pipistrello e sono morti nel giro di 48 ore, ha dichiarato l’ufficio africano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dopo che il secondo focolaio della misteriosa malattia è iniziato nel villaggio di Bomate il 9 febbraio, campioni provenienti da 13 casi sono stati inviati all’Istituto nazionale per la ricerca biomedica nella capitale del Congo, Kinshasa, per essere analizzati.
Tutti i campioni sono risultati negativi per le comuni malattie da febbre emorragica, anche se alcuni sono risultati positivi per la malaria. L’anno scorso, un’altra misteriosa malattia simil-influenzale che ha ucciso decine di persone in un’altra parte del Congo è stata identificata come un probabile tipo di malaria.
Dall’inizio del 2025 una serie di malattie e decessi nella comunità hanno colpito la provincia dell’Equatore. Il focolaio più recente si è verificato nella zona sanitaria di Basankusu, dove la scorsa settimana si sono ammalate altre 141 persone, senza decessi segnalati. Nella stessa zona sanitaria, all’inizio di febbraio sono stati segnalati 158 casi e 58 decessi. A gennaio la zona sanitaria di Bolamba ha segnalato 12 persone che si sono ammalate, tra cui otto decessi.
Epidemie e cause sconosciute
Tarik Jasarevic, un portavoce dell’Oms, ha dichiarato che “le epidemie, che hanno visto i casi aumentare rapidamente in pochi giorni, rappresentano una significativa minaccia per la salute pubblica. La causa esatta rimane sconosciuta e i villaggi hanno una capacità di sorveglianza e infrastrutture sanitarie limitate”.
Per fare chiarezza sulla malattia misteriosa un team nazionale di risposta rapida di Kinshasa ed Equateur, che comprende esperti di emergenza sanitaria dell’Oms, è stato inviato nelle zone sanitarie di Basankusu e Bolomba, proprio con l’obiettivo di indagare sulla situazione e capire se esiste uno schema insolito.
Sorveglianza e analisi da parte dell’Oms
Gli esperti stanno intensificando la sorveglianza delle malattie, stanno inoltre conducendo interviste con i membri della comunità per tentare di comprendere il contesto. Nello stesso tempo vengono fornite cure per malattie come la malaria, la febbre tifoide e la meningite.
Saranno inoltre analizzati campioni di cibo, acqua e ambiente, per determinare se potrebbe esserci contaminazione. I vari campioni saranno inviati per ulteriori test al laboratorio di riferimento nazionale di Kinshasa. L’Oms, prosegue la dichiarazione, sta supportando le autorità sanitarie locali nel rafforzare le misure di indagine e risposta, con oltre 80 operatori sanitari della comunità formati per rilevare e segnalare casi e decessi.
