Amedeo Matacena morto a Dubai, l'ex deputato di Forza Italia stroncato da un infarto

Amedeo Matacena, ex deputato di Forza Italia, è morto a 59 anni a Dubai. Colto da un malore, Matacena è morto sull’ambulanza che lo stava portando in ospedale. Secondo le prime notizie sarebbe stato colpito da un infarto. La notizia è stata confermata dagli avvocati dell’ex parlamentare Marco Tullio Martino, Enzo Caccavari e Renato Vigna.

• Amedeo Matacena stroncato da un infarto a Dubai
• La carriera politica in Forza Italia dell'ex deputato Amedeo Matacena
• Nel 2013 la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa
• Il trasferimento a Dubai di Amedeo Matacena poco prima della condanna

Amedeo Matacena stroncato da un infarto a Dubai

Matacena viveva da circa dieci anni negli Emirati Arabi dopo essere stato condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Nei giorni scorsi era stato ricoverato per problemi alla colecisti e dopo le cure era stato dimesso.

Poi, una volta tornato a casa, il malore fatale che lo ha stroncato prima dell’arrivo in ospedale a Dubai.

La carriera politica in Forza Italia dell’ex deputato Amedeo Matacena

Figlio di Antonio Matacena, che nel 2003 aveva creato la società Caronte per i servizi di traghettamento sullo stretto di Messina ed era stato presidente della Reggina calcio, Amedeo è stato sempre molto attivo in politica.

Nel 1994, anno di fondazione del movimento, Amedeo Matacena è entrato nelle file di Forza Italia dopo aver cominciato nel Partito Liberale Italiano.

Nello stesso anno era stato eletto al Parlamento nel collegio uninominale Reggio Calabria-Villa San Giovanni. Reduce dalla conferma in Parlamento nel 1996, nel 2001 a sorpresa non viene ricandidato.

Nel 2013 la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa

La carriera politica di Amedeo Matacena subisce un brusco stop proprio negli anni ’90, quando viene coinvolto nella maxi inchiesta Olimpia sui rapporti tra mafia e politica a Reggio Calabria.

Un’indagine, quella della procura reggina, ad ampio raggio partita dalle vicende seguite all’omicidio del boss Paolo De Stefano, nel 1985, che diede inizio alla seconda guerra di ‘Ndrangheta. Secondo le accuse della Procura, Alberto Matacena aveva allacciato rapporti con la cosca Rosmini per ottenere voti.

Il trasferimento a Dubai di Amedeo Matacena poco prima della condanna

Senza l’immunità parlamentare, per Amedeo Matacena arriva la prima condanna in Appello e poi la sentenza definitiva, nel 2014, a parte della Cassazione dopo numerosi ricorsi. Poco prima dell’arrivo del pronunciamento della Cassazione Matacena si era trasferito a Dubai.

Pochi mesi fa aveva pensato a un rientro in Italia dopo aver ottenuto la revoca di una ulteriore misura cautelare oltre al dissequestro dei beni. Amedeo Matacena, dopo il divorzio da Chiara Rizzo, si era da poco sposato con l’ex modella e medico Maria Pia Tropepi.

Fonte foto: ANSA